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La fine della Seconda Guerra Mondiale


Tra il ’43 e il ’44 gli anglo-americani erano impegnati nella lunga campagna italiana e l’URSS iniziò una lenta avanzata vero Berlino. Nella conferenza inter-alleata di Teheran Stalin ottenne dagli anglo-americani l’impegno per uno sbarco sulle coste settentrionali della Normandia, l’operazione “Overlord” scattò all’alba del 6 giugno ’44 preparata da un impressionante serie di bombardamenti, alla fine di luglio gli alleati riuscirono a sfondare le difese tedesche, il 25 agosto gli alleati e i reparti di De Gaulle entravano a Parigi, l’esercito tedesco era in piena crisi, ma a questo punto per una serie di errori dei comandi alleati l’offensiva si arrestò. I tedeschi poterono riorganizzare le loro forze. Il crollo del 3° Reich era però solo rimandato.

Nell’autunno ’44 la Germani poteva considerarsi virtualmente sconfitta, il territorio del Reich non era ancora stato toccato da esercirti stranieri, ma un milione e mezzo di tonnellate di bombe furono lanciate sulla Germania. Nella conferenze di Mosca nell’ottobre ’44 Churchill e Stalin abbozzarono una divisione in sfere di influenza dei paesi balcanici che, in contrasto con le proclamazioni della “Carta Atlantica”, non teneva in alcun conto la volontà dei popoli interessati, fu stabilito inoltre che la Germania sarebbe stata divisa in 4 zone di occupazione, in cambio delle assicurazioni ottenute l’URSS si impegnò ad entrare in guerra contro il Giappone. In febbraio i sovietici erano già a poche decine di chilometri da Berlino, un obiettivo che <Stalin teneva moltissimo a raggiungere prima degli anglo-americani. Più a sud l’armata Rossa prese Vienna il 23 aprile e Praga il 4 maggio ’45. in aprile crollava anche il fronte italiano. I tedeschi abbandonavano Milano. Mussolini fu catturato e fucilato il 28 aprile. Il 30 aprile, mentre i russi stavano entrando a Berlino, Hitler si suicidò nel bunker sotterraneo dove era stata trasferita la sede del governo. Le ostilità cessarono nella notte fra l’8 e il 9 maggio ’45. ma il conflitto mondiale proseguiva in estremo oriente, dove il Giappone ormai isolato continuava ostinatamente a combattere.

Nell’estate del ’45 gli alleati ormai liberi da impegni bellici in Europa, erano pronti a portare l’attacco nel territorio giapponese, il nemico però continuava a combattere con eccezionale accanimento, facendo anche ricorso all’azione dei Kamikaze. Fu a questo punto che il nuovo presidente americano Truman decise di impiegare contro il Giappone la bomba a fissione nucleare. La decisione di Truman serviva innanzitutto ad abbreviare una guerra che si annunciava lunga e sanguinosa, ma aveva anche lo scopo di offrire al mondo (e soprattutto agli alleati/rivali sovietici) la dimostrazione della potenza militare americana. Il 6 agosto ’45 un bombardiere americano sganciava la prima bomba atomica sulla città di Hiroshima, 3 giorni dopo l’operazione era ripetuta a Nagasaki. Il 15 agosto l’imperatore Hirohito offrì agli alleati la resa senza condizioni. Con la firma dell’armistizio il 2 settembre ’45 si concludeva così il secondo conflitto mondiale. 

Tratto da PICCOLO BIGNAMI DI STORIA CONTEMPORANEA di Marco Cappuccini
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