Il leader politico carismatico
La figura di Berlusconi in Italia rappresenta un’anomalia in quanto proprietario di canali televisivi, l’enorme ricchezza personale, lo stretto rapporto con il mondo del calcio e dello spettacolo, tuttavia alcune caratteristiche le si trova anche in altri personaggi.
Con il termini “leader di fascino”ci si riferisce a Kennedy, Schmidt, Valery Giscard d’Estaign, ma trent’anni dopo caratteristiche quali l’emergere di tratti personali su quelli politici, il prevalere dei leader sui partiti, divengono fenomeni generalizzati.
Si ritorna al leader carismatico che diviene un elemento essenziale della scena pubblica mediatizzata; Berlusconi viene presentato come un uomo di successo che si è fatto da solo, liberal-conservatore, buon padre di famiglia, amministratore oculato, l’imprenditore, il nuovo, l’ottimismo, il creatore di posti di lavoro, insomma tutte motivazioni non politiche ed ideologiche, ma basate su aspetti psicologici e bisogni profondi.
Alcuni dei tratti della leadership di Berlusconi si sono estesi alla nuova scena politica e si riscontrano ad esempio in Massimo Moratti.
Il compito del nuovo leader carismatico è sostituirsi ai partiti costituendo un ruolo di garanzia un tempo rappresentato dalle organizzazioni politiche e dalle grandi ideologie; questa sostituzione è resa possibile dalla subordinazione al sistema dell’informazione e dalle regole della turbopolitica.
Il confronto tra Berlusconi e Rutelli nelle elezioni politiche del 2001 ha fortemente influito sulla campagna elettorale perché da una parte c’era l’uomo di successo e dall’altra l’impegno, la gioventù e la bellezza.
Anche la politica si è allineata a queste strategie comunicative, ad esempio con il meccanismo del confronto entrano in atto elementi prepolitici che portano ad una personalizzazione del confronto elettorale intorno a due principali leader.
Questi elementi trovano riscontro nell’iconografia delle ultime campagne elettorali dove scatti di leader si sostituiscono ai partiti e all’ideologia si sostituisce la seduzione.
Il moderno leader della turbopolitica deve avere un carisma personale proveniente da tratti e aspetti personali e caratteriali che i mezzi di comunicazione devono far emergere ed esaltare.
Ad esempio l’incontro i Fassino con la sua tata a C’è posta per te rientra nella strategia di comunicazione del lato umano e personale del politico e si rivolge a cittadini interessati alla tele politica.
In definitiva oggi i leader somigliano più alle star che ai segretari di partito di una volta.
Continua a leggere:
- Successivo: La militanza: dall’agit-prop al videoattivista
- Precedente: Il leader politico seduttore
Dettagli appunto:
- Autore: Anna Carla Russo
- Università: Università degli Studi Suor Orsola Benincasa - Napoli
- Facoltà: Scienze della Comunicazione
- Esame: Semiotica
- Titolo del libro: La Turbopolitica, sessant'anni di comunicazione politica e di scena pubblica in Italia: 1945/2005
- Autore del libro: Novelli Edoardo
- Editore: Rizzoli
- Anno pubblicazione: 2006
Altri appunti correlati:
- I gruppi sociali
- Diritto privato
- Diritto commerciale
- Sociologia della Salute e della Famiglia
- Contabilità e Bilancio
Per approfondire questo argomento, consulta le Tesi:
- La narrazione populista su Twitter. Analisi della comunicazione dei leader italiani durante la campagna per le politiche 2018
- La comunicazione: una risorsa per le organizzazioni
- Liste unitarie e leadership: due semplificazioni in vista delle elezioni politiche 2006.
- La costruzione mediale della leadership politica. Il caso di Francesco Rutelli da sindaco di Roma a candidato premier dell'Ulivo
- Leadership and Negative Campaign in the Audience Democracy: A Discourse Analysis of Giorgia Meloni and Enrico Letta’s Negative Strategies During the 2022 Italian Election
Puoi scaricare gratuitamente questo appunto in versione integrale.