Storia del manifesto. Manet, Chéret e Bergères
Punto di partenza la seconda metà dell’800, periodo di industrializzazione, necessità di pubblicizzare i prodotti. 1868, Manet disegna manifesto per Les chats di Champfleury. Successivamente la componente verbale divenne parte integrante del manifesto. Jules Chéret implementò la tecnica della litografia a colore e riproduzione di colori su larga scala, fusione visivo-testuale layout del manifesto; introdusse le icone femminili che invitano all’acquisto di un prodotto. Illusione di movimento alle proprie creazioni (Folies Bergères). Cappiello (tra 1901 e 1914): grande quantità di manifesti, passaggio dagli sfondi chiari al nero, che porta le figure in primo piano. Nel 1903 realizza il manifesto per Chocolat Klaus che tutti riconoscono per la presenza della donna verde. In Germania lo Jugendstil si caratterizza per grafica oggettivo-informativa che assume connotazioni geometriche: esempio è il manifesto di Behrens per l’AEG accompagnato da manifesti geometrici. Intanto in Italia nel 1909 futurismo: esalta la velocità, il dinamismo, il progresso.
In Russia con il costruttivismo si sottolinea la volontà degli oggetti di esprimere la funzionalità di ogni componente.
Durante la prima e la seconda guerra mondiale manifesto come mezzo di persuasione politica; componenti verbali ridotte, forte impatto anche per analfabetismo. Con in Bauhaus il manifesto si caratterizza di linee essenziali, figure geometriche elementari, colori arancio e nero (manifesti di Cassandre sullo stile Bauhaus).
Negli anni del boom economico, della società dei consumi, manifesto stimolo ai comportamenti economici (ricordare Armando Testa); negli anni ’70 subiscono le tendenze psichedeliche; negli anni ’80 attraverso le nuove tecnologie digitali favorita la sperimentazione, esplosione caratteri tipografici.
Il manifesto oggi
Nuovi utilizzi per la cartellonistica che diviene costosa ma di forte impatto visivo. Guerrilla ADV; ultime novità manifesti con tecnologia HyperTag; manifesti con spazi dove lasciare un feedback nuova frontiera.Continua a leggere:
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Dettagli appunto:
- Autore: Mario Turco
- Università: Università degli Studi di Salerno
- Facoltà: Scienze della Comunicazione
- Esame: Comunicazione visiva
- Titolo del libro: Oggetti e processi del design
- Autore del libro: Tozzi
- Editore: Plectica
- Anno pubblicazione: 2006
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