La magia delle noci
NOCI: Plinio attribuisce alle noci un energia soprannaturale. Divina, magica. A cominciare dalla Grecia.
Artemide, dea lunare sarebbe stata trasformata da Dioniso in un noce.
A Roma invece diventa attributo di Diana (equivalente di Artemide). La reputazione del frutto si colora dell’aura magica stregonesca soprattutto quando il cristianesimo trasformerà gli antichi Dei pagani in demoni. Diana diventa così la regina delle streghe, vengono così dal popolo definite janare = Dianare.
Il noce diventa simbolo della stregoneria femminile.
Secondo una credenza diffusa le seguace di diana si riunivano sotto il noce di Benevento per celebrare il loro sabba infernale. Si riteneva che a capitanare la schiera fosse Erodiade concubina di Erode.
Il sabba cadeva nel solstizio d’estate, momento dell’anno legato alla fertilità e alla forza generatrice della natura. La notte di San Giovanni (24 giugno) acquista una connotazione magica.
Si chiamano proprio noci di San Giovanni quelle che le donne colgono ancora verdi e cariche di succhi vitali per preparare infusi dai poteri quasi medicinali come il nocino.
Oggi la dietetica moderna attribuisce i benefici delle noci agli effetti vasodilatatori e antiarteriosclerotici degli Omega 3.
Continua a leggere:
- Successivo: Molluschi: le cozze
- Precedente: L’albicocca, la giovinezza in un frutto
Dettagli appunto:
- Autore: Anna Carla Russo
- Università: Università degli Studi Suor Orsola Benincasa - Napoli
- Facoltà: Scienze della Comunicazione
- Esame: Antropologia
- Titolo del libro: Si fa presto a dire cotto
- Autore del libro: Marino Niola
- Editore: Il Mulino
- Anno pubblicazione: 2009
Altri appunti correlati:
- Appunti di antropologia visuale
- Le sorgenti della musica: introduzione all'etnomusicologia
- Strategie dell'occhio. Saggi di etnografia visiva
- Suono e sentimento
- Il primo libro di antropologia
Per approfondire questo argomento, consulta le Tesi:
Puoi scaricare gratuitamente questo appunto in versione integrale.