La teoria del Web Content Management (WCM)
Riassunto complessivo dei risultati trovati.
Obiettivi
All’interno del presente report ci riferiremo alla teoria del Web Content Management (WCM), con la quale si vuole dimostrare come i contenuti siano l’elemento più importante di un sito web e, quindi, la vera ragione per cui un utente si collega alla rete.
Tutta la progettazione di un sito deve avere come driver i contenuti: la gestione di questi ultimi indica una serie di processi e tecnologie a supporto del ciclo di vita di un’informazione digitale. Una realizzazione effettuata da una o più persone, ma che ha bisogno anche di una comunità che partecipi al suo continuo aggiornamento.
Per web content management s’intende, dunque, una serie di applicazioni che aiutano a gestire il flusso di informazioni di un sito web, e che comprendono gli aspetti di editing e di pubblicazione dei contenuti, a partire dalla preparazione e correzione dei testi, fino all’inserimento di immagini e suoni.
Il fatto certo è che i contenuti, per potere essere considerati importanti ed avere successo tra i vari utenti, devono per prima cosa essere visibili.
Nella nostra analisi descriveremo il posizionamento all’interno del web relativo ai siti da noi scelti, e cercheremo di capire se gli stessi siano abbastanza visibili nella comunità degli utenti online, mediante l’inserimento di precise keywords nei motori di ricerca.
Grazie all’analisi di benchmarking, effettuata attraverso l’uso della griglia degli indicatori, potremo individuare quali contenuti vengono offerti dai due siti prescelti e, soprattutto, raggiungere il nostro primo obiettivo: scoprire se i contenuti proposti risultano interessanti per il target a cui facciamo riferimento in rete.
Non è possibile considerare la rete alla stregua di un supermarket con degli utenti come consumatori o massa. I contenuti, infatti, non potranno essere interessanti per tutti i navigatori.
Ciò che bisogna ottenere, perciò, è una buona reputazione nelle comunità di nicchia che ci riguardano. Questo è possibile solo con la presentazione di contenuti che rispecchiano i criteri di qualità riguardanti l’informazione online, tra i quali vi sono l’accuratezza, l’autorialità, l’aggiornamento, l’oggettività e la copertura.
Dopo aver analizzato contenuti, posizionamento e backlinks, valuteremo la reputazione che i nostri siti hanno all’interno della comunità.
Negli ultimi anni i contenuti sono passati da un sistema top - down ad un sistema in cui i lettori entrano direttamente nel processo di produzione.
Con il web 2.0 si ha la vittoria della partecipazione, che nasce grazie ai blog, agli spazi di sharing e alle applicazioni condivise. Una rivoluzione che presenta numeri da capogiro ( vedi Youtube, MySpace, Wikipedia ecc ... ) che crescono ogni giorno in modo esponenziale.
Siamo solo agli inizi e si prevede che in futuro ogni possibile informazione, attività, prodotto potrà essere trasformato in un’applicazione 2.0 e ognuno di noi verrà inserito in un particolare “circuito 2.0”, legato ai propri interessi specifici e alla propria storia.
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Dettagli appunto:
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Autore:
Marco Cappuccini
[Visita la sua tesi: "La comunicazione commerciale, ovvero come battere Berlusconi alle prossime elezioni"]
- Facoltà: Scienze della Comunicazione
- Esame: Analisi e progettazione del web
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