Conversazioni e media
La conversazione nei programmi televisivi.
Ci occuperemo di due ricerche italiane: 1) ricerca sulle conversazioni telefoniche nei giochi e quiz televisivi; 2) ricerca sul conflitto nelle conversazioni di alcuni reality show.
1) Conversazioni telefoniche nei giochi e quiz televisivi.
Le conversazioni telefoniche hanno l’obiettivo di raggiungere una dimensione sempre più interattiva con il pubblico. La conversazione telefonica più che essere mirata alla vincita è piena di oggetti di scambio il cui valore non è economico ma morale.
La struttura tipica delle conversazioni telefoniche televisive è quella che vede:
* l’apertura: è un momento critico e importante perché costituisce l’introduzione a quel contatto del telespettatore con l’emittente. Si tratta di una sequenza le cui pratiche sono fortemente ritualizzate e finalizzate a stabilire il contatto e a determinare l’identità del parlante. Il primo elemento di questa “presentazione del self” del partecipante è il nome, il secondo è la provenienza geografica.
* il gioco: ha struttura rituale tale per cui se la risposta è positiva, corretta e giusta avvengono i rituali di esultanza con festeggiamenti, mentre se la risposta è negativa avvengono i rituali di mestizia con dispiacere, tristezza, ecc… ;
* la chiusura: prevede anch’essa una complessa attività rituale, riassumibile in uno schema ricorrente in cui al commento del conduttore per la risposta segue l'accettazione da parte del concorrente, quindi i ringraziamenti reciproci e i saluti. L’uscita dalla conversazione può essere dilazionata o accelerata (si hanno anche delle chiusure mute a volte).
2) Il conflitto nelle conversazioni di alcuni reality show.
Le situazioni conflittuali nei reality show avvengono all'interno di un ordine rituale che viene accentuato. C'è poi il malinteso, usato spesso come strategia discorsiva all'interno di una situazione conflittuale e quindi spesso intenzionale. Ci sono diversi conflitti nella comunicazione televisiva che emergono soprattutto nei grandi show come Grande Fratello o Amici dove si litiga per avere un confronto, e il conduttore del talk show ha tra i propri compiti non detti anche quello di incrementare il conflitto. Ci sono quattro strategie per farlo:
a) sollecitazione di una presa di posizione netta: la conduttrice chiede a chi è intervenuto di esprimersi nettamente se a favore o contro, e così facendo non fa che rinfocolare il conflitto.
b) selezione di un ospite che ha manifestato il proprio disaccordo: la conduttrice non si limita a selezionare chi manifesta il proprio disaccordo, ma ne introduce l’intervento proprio sottolineando tale disaccordo.
c) sollecitazione di un intervento provocatorio conflittuale: la conduttrice coglie un commento a microfono spento e chiede all’autrice di tale commento di ripeterlo.
d) contrapposizione diretta della conduttrice al parlante precedente: è la stessa conduttrice a contrapporsi a chi ha avuto l’ultimo turno di parola.
Va ricordato che le situazioni conflittuali che stiamo analizzando sono tutte proprie di programmi televisivi, e che quindi sono legati all'obbiettivo di spettacolarizzazione. Gli elementi che soddisfano quest'ultimo scopo sono la diretta o il microfono, elementi essenziali affichè situazioni conflittuali possano avere luogo. Il conflitto privato che si svolge sotto gli occhi del pubblico, sulla scena televisiva, non ha caratteristiche diverse da quelle che possiamo osservare nel quotidiano; queste però appaiono concentrate, ed enfatizzate, sia dal ruolo della conduttrice sia da quello di chi assiste e partecipa parteggiando per l'uno o per l'altro dei contendenti.
La conversazione mediata dal computer.
Il più diffuso tipo di comunicazione al computer è la posta elettronica; oggi un’altra forma di comunicazione al computer è quella di mailing list: il testo del messaggio invece di essere inviato a un solo utente viene spedito a una lista. Un’altra forma di comunicazione è quella dei newsgroup: delle bacheche elettroniche a tema dove tutti possono leggere la discussione collettiva. Tutti questi modi di comunicare sono asincroni, ovvero nessun parlante è presente e tutti possono leggere la conversazione in qualsiasi momento.
I principali tipi di comunicazione mediata dal computer (Cmc) sincrona sono:
->> ICQ: sta per “I seek you” (“ti cerco”), è un programma piuttosto recente che consente di segnalare ogni volta che ci si connette ad internet la presenza in linea di altri utenti che dispongono dello stesso programma e volendo iniziare una conversazione in tempo reale;
->> I MUD: acronimo di multi users domain, sono programmi nei quali gli utenti possono connettersi e giocare (es: lol);
->> IRC: sta per internet relay chat, consiste in una chiacchierata fra utenti collegati a internet in stanze vuote.
Rispetto alle forme asincrone (posta elettronica, mailing list e newsgroup), quelle sincrone permettono l'anonimità completa degli utenti, che spesso fanno ricorso a nicknames.
Uno degli aspetti che rendono interessanti ai nostri fini le forme comunicative possibili al computer è la mancanza di tutti quei codici della comunicazione non verbale, che fanno diventare significative le interazioni comunicative tra parlanti in presenza (gesti, tono della voce, smorfie, ecc…). La Cmc prevede l’utilizzo di accorgimenti grafico-linguistici tra i quali le emoticons o smiles. Emoticon come glosse con cui si completa il messaggio. Questi due tipi di accorgimenti permettono di comunicare dei sentimenti o delle espressioni che vogliamo comunicare.
Oltre ai riti di entrata ed uscita dalle conversazioni online, e a particolari riti di passaggio come quello per accedere ai servizi dei programmi di chat, all'interno delle conversazioni stesse l'interazione è regolata da una serie di rituali che hanno una forte funzione normativa. Nella comunicazione mediata dal computer è possibile che esplodano violente liti tra i partecipanti all'interazione, liti che vengono dette “flames”.
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