Gli Atti linguistici secondo le linee di Searle
Ulteriori modifiche alla teoria di Austin sono state apportate da Searle. La principale novità, consiste nell'introduzione della distinzione tra contenuto proposizionale (F)e forza illocutoria (p) rappresentata mediante la formula F(p) .Quest'ultima può comunicata mediante due modalità: attraverso il verbo performativo esplicito o il performativo implicito.
Il primo è presente nel seguente frammento conversazionale (9):
(9)
29.M.B. : No , tu la devi smettere ((punta il dito verso V. Sgarbi)) [tu la smetti.
La forza illocutoria è indicata dal verbo dell'enunciato, che , in questo caso, esprime un ordine .
Il secondo, invece, attraverso l'uso di indicatori di forza come la struttura sintattica e il tono di voce, è rintracciabile in questo frammento (10) :
(10)
59.M.B.: = Allora, VUOI TACERE?
dove, nella frase interrogativa, si nasconde un ordine. Inoltre, vi è la cancellazione del verbo performativo.
Parlando di ALI (atti linguistici indiretti) , si può portare alla luce il seguente frammento conversazionale(11):
(11)
5.M.B. : hh mah.
Dove il “mah” quasi soffocato può indicare scetticismo, ravvisabile,in questo caso, attraverso la mimica facciale. Dunque, anche non esiste corrispondenza tra aspetto locutorio e illocutorio dell' enunciato, la sua forza illocutoria può essere comunque ricostruibile.
1.1.4.2. Tassonomia degli atti linguistici searleana.
Searle -in ultima istanza -ha elaborato una personale classificazione degli atti linguistici, prendendo in esame :
-lo scopo illocutorio o ragione illocutoria
-lo stato psicologico o stato di sincerità del parlante
Nel dialogo preso in esame si possono notare:
A. atti illocutori assertivi nel seguente frammento(12)
(12)
51.M.B: Mi vuoi far finire di parlare ! Io dico che mentre questi disgraziati stanno avendo la loro casa distrutta dalla lava (( afferra il braccio di Sgarbi )) tu gli vai dire :“BENE [CHE LA LAVA VI TRAVOLGA(( imita con un gesto
lo scorrere della lava ))perché sono case
brutte((afferra di nuovo braccio di Sgarbi))
Il parlante ha l'intenzione di spiegare (verbo performativo) , si impegna alla verità del dire (scopo illocutorio) ed è l'espressione di una credenza del parlante (stato psicologico o stato di sincerità del parlante)
B. atti illocutori direttivi(13)
(13)
27.M.B. : […) adesso mettiti lì ((indica un punto dello studio televisivo))
Il parlante invita / comanda(verbo performativo) , tentando di indurre l'ascoltatore a fare qualcosa (scopo illocutorio) e desiderando che l'ascolta esegua l'azione conforme al contenuto proposizionale (stato psicologico o stato di sincerità del parlante)
C. atti illocutori commissivi (14) (15) (16)
(14)
22.V.S. :- Io (…) Allora litighiamo (--)
(15)
24.V.S. : - Vuoi fare a pugni con me?
(16)
28.V.S. : - No , mi metto dove voglio, >vuoi fare una rissa?<
Il parlante garantisce (verbo performativo) si impegna ad intraprendere il corso d'azione prefigurato dal contenuto proposizionale (scopo illocutorio) ed è presente una minaccia (stato psicologico o stato di sincerità del parlante)
D. atti illocutori espressivi non sono stati riscontrati all'interno del dialogo, probabilmente a causa della sua natura conflittuale. Non a caso a questa categoria appartengono verbi performativi quali ringraziare, scusarsi e congratularsi , nonché presuppone una condizione di sincerità, condizione improbabile in un clima di così forte sarcasmo.
E. atti illocutori dichiarativi (17)
(17)
37.M.B: = SE VUOI ANDARE VAI!
Il parlante licenzia (verbo performativo) in senso figurato l'ascoltatore ed esegue felicemente l'atto( scopo illocutorio) , anche se non vi è necessariamente richiesta sincerità (stato psicologico o condizione di sincerità dell'atto) .
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Dettagli appunto:
- Autore: Silvia Ilari
- Università: Università degli Studi di Macerata
- Facoltà: Scienze della Comunicazione e dello Spettacolo
- Esame: Psicologia della Comunicazione
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