La virtù della fiducia
Fiducia e tradimento appaiono come due polarità oppositive, la condizione di esistenza della prima impone l'esclusione del secondo. Eppure, se la fiducia ci appare come la condizione per il costituirsi di ogni forma di interazione, essa possiede in sé tutti gli elementi per generare il tradimento, che la rovescerà, né travolgerà i lineamenti.
Vi è una zona d'ombra in ogni relazione, un recinto di segretezza, che con il procedere del tempo, non necessariamente si riduce, può anzi dilatarsi e rendere sempre più enigmatica la comprensione dell'altro. Spesso all'esigenza nostra di segretezza contrapponiamo la necessità della narrazione dell'altro e ci sentiamo traditi se non ci offre una completa condivisione di sé. È un momento di grande crescita della relazione quello in cui si riesce ad accettare una nozione e un sentimento di fiducia, che si fondi su un limite, reciproco, di accesso all'intimità. Il percorso verso un aprirsi vero alla relazione, riconoscendo l'esistenza altrui, richiede un passaggio necessario di autoconoscenza, un ascolto dal proprio mondo interno, una fiducia in sé, che permette la fiducia nell'altro.
La fiducia in sé e nell'altro si compone e si completa attraverso un atto di coraggio, una scelta, un gesto, un'attitudine libera della mente che rende possibili i rapporti col/nel mondo.
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