Quando i bambini incominciano a mentire
Certamente a 4 anni i bambini sanno mentire. Ma per capire come arrivano a far ciò, bisogna innanzitutto esaminare in che modo i bambini apprendono la distinzione tra realtà e finzione.
Il gioco simbolico (o di finzione) compare già intorno ai 18 mesi di vita e ci dimostra che il bambino si rende conto che le sue azioni sugli oggetti di finzione non producono effetti tangibili, dunque non sono reali.
Questo processo avviene parallelamente a quello per cui il bambino acquisisce consapevolezza di sé, perché i bambini che si riconoscono allo specchio fanno giochi di finzione nei confronti di se stessi o della bambola in modo più frequente rispetto ai bambini che non si sanno riconoscere. Usano più spesso pronomi personali e durante tali giochi il bambino attribuisce degli stati interni all’oggetto di finzione, dimostrandosi capace di comprendere gli stati mentali di un’altra persona. Egli inoltre è in grado di condividere tali giochi di finzione con i coetanei e altri famigliari assumendo sempre ruoli diversi. Così impara a capire anche la finzione altrui.
Il gioco simbolico è associato anche ad abilità metacognitive e allo sviluppo dell’intenzionalità. Si tratta di importanti premesse per lo sviluppo della capacità di mentire.
Per mentire però il bambino deve saper distinguere anche la menzogna dall’errore. Un bambino capisce questa distinzione già a 3 anni.
Continua a leggere:
- Successivo: Teoria della mente e menzogna
- Precedente: La menzogna tattica dei primati non umani
Dettagli appunto:
- Autore: Anna Bosetti
- Università: Università degli Studi di Milano - Bicocca
- Facoltà: Scienze dell'Educazione
- Corso: Scienze dell’Educazione
- Esame: Psicologia della comunicazione
- Docente: Luigi Anolli
- Titolo del libro: Mentire
- Autore del libro: Luigi Anolli
Altri appunti correlati:
- Metodologia della ricerca psicologica
- Relazione Assistenziale per infermieri
- Diritto dell'informazione e dei media
- Inglese per la comunicazione
- Sistemi Informativi e Trend Digitali
Per approfondire questo argomento, consulta le Tesi:
- La Menzogna: gli indicatori verbali e non verbali costituenti l’atto menzognero.
- Comunicazione non verbale nel colloquio di selezione
- Espressioni facciali e i volti della menzogna. Dagli studi di Paul Ekman al ''successo'' di Cal Lightman
- Una semiotica della bugia
- Morfologia dell'inganno. Parzialità, disinformazione e menzogna nella comunicazione giornalistica.
Puoi scaricare gratuitamente questo riassunto in versione integrale.