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La ragnatela delle menzogne


Il parlante ha a disposizione molti strumenti comunicativi per ingannare l’altro :
- INSINUAZIONI -> consistono nel far inferire una valutazione negativa da parte dell’interlocutore su qualcun altro (es. Hai visto cosa ha combinato Tizio?Certo non ci si può fidare di uno così,…);
- CALUNNIE -> menzogne caratterizzate da valutazione negativa della vittima a tal punto da comprometterne la reputazione;
- ALLUSIONI -> far riferimento a qualche conoscenza che l’interlocutore già possiede, senza tuttavia nominarla;
- MEZZE VERITA’ -> il parlante accenna soltanto ai fatti lasciando che il destinatario completi la situazione;
- ESAGERAZIONI -> in cui la verità non viene negata, ma fuorviata e distorta;
- CONFUSIONE -> in cui i messaggi risultano contraddittori e privi di legami logici;
- MISTIFICAZIONI -> inganno presente soprattutto nelle famiglie schizofreniche, in cui le condizioni relazionali sono più gravi. Si tratta di una situazione in cui chi è in posizione di potere (genitore) attribuisce a chi è in posizione subordinata (figli) emozioni, pensieri, intenzioni che quest’ultimo in realtà non possiede, dunque inevitabilmente false.
- IMBROGLIO -> presente maggiormente nelle famiglie psicotiche e consiste in un inganno relazionale complesso, una vera e propria truffa che si svolge in diverse tappe. (es. un genitore fa apparire come privilegiata una relazione con un figlio quando questa non lo è. Si tratta di giochi sporchi, nei quali i partecipanti fanno ricorso a mezzi comunicativi quali menzogne sfacciate, allusioni, insinuazioni, vendette camuffate e portano la vittima ad un misto di rabbia, confusione e impotenza che conducono a esiti psicologici gravi.

Tratto da MENTIRE di Anna Bosetti
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