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La missione dell’educatore


Il compito generale dell’educatore è intervenire laddove le normali dinamiche educative non consentono o non consentirebbero un autonomo percorso di crescita verso un’auspicata condizione adulta. Tra i molti modi possibili, il percorso di crescita socialmente auspicato per ogni individuo dal gruppo sociale entro il quale è collocato può anche essere descritto e interpretato come percorso di avvicinamento a una condizione adulta contraddistinta da uno stato di benessere fisico, psicologico e sociale.
La condizione adulta è contrassegnata dal possesso di alcuni diritti, doveri, beni materiali e immateriali e competenze:
1. disporre di un reddito in grado di consentire la possibilità di acquisire beni che, quanto meno, superino la soglia della sopravvivenza e permettano una vita giudicabile dignitosa. Le fonti di reddito possono essere differenziate da lavoro, pensione, rendita, sussidio, ma l’adulto socialmente auspicato è quello che si procura il reddito da attività o da fonti lecite o non illegali.
2. accedere per sé e per gli altri ai servizi essenziali connessi alla condizione di cittadino, da quelli sanitari a quelli scolastici. Gli elementi di criticità attuali riguardano la questione dell’accesso ai servizi, ci si chiede se tale accesso debba avvenire per il solo fatto di essere cittadino, o debba essere legato al reddito necessario per sostenere i costi.
3. praticare un’attività professionale. È importante sottolineare che ora il lavoro è caratterizzato da discontinuità e frammentarietà.
4. disporre di una rete di relazioni familiari e sociali soddisfacenti. In questo caso, ciò che viene auspicato è l’inserimento dei soggetti all’interno di sistemi di relazioni, da quelle più strettamente familiari a quelle amicali.
5. godere di buona salute, dall’assenza di patologie allo stato di benessere fisico, psichico e sociale.
6. fornire prestazioni psichiche e fisiche biologicamente e socialmente previste per la fascia di età e per il genere di appartenenza.
7. disporre di un livello di istruzione sufficiente. In questo caso vi è un elemento problematico che riguarda le effettive pari opportunità di poter raggiungere livelli di istruzione adeguati. Inoltre oggi diventa arduo intravedere una possibile fine della necessità di istruzione/formazione in età adulta.
8. esercitare capacità critica rispetto alla propria condizione individuale e sociale.
9. essere autosufficiente nell’affrontare la vita  quotidiana
10. partecipare al benessere collettivo
11. essere in grado di prendersi cura degli altri, ascendenti e discendenti.

Tratto da L’EDUCATORE IMPERFETTO di Anna Bosetti
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