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La povertà nell'adulto


Il tema della povertà può essere assunto quasi a paradigma interpretativo della condizione di adulto in difficoltà.
La povertà può essere intesa come povertà assoluta o relativa. La povertà assoluta può essere ricondotta alla condizione di mera sopravvivenza o, facendo riferimento a uno standard di vita minimamente accettabile, alla mancanza di risorse per soddisfare un insieme di bisogni ritenuti essenziali.
Chiaramente l’insieme di bisogni di cui viene ritenuto essenziale il soddisfacimento è temporalmente e geograficamente collocato.
Il concetto di povertà quindi da assoluto diventa relativo.
La povertà si presenta come un fenomeno multidimensionale, come una condizione di vita in cui confluiscono tutti i bisogni relativi al reddito, alla salute, all’istruzione, alle condizioni di lavoro, alle relazioni sociali ecc.
Vi è per le politiche formative la possibilità di attenuare questo circolo vizioso, tentando di costituire un aggancio, un momento di stabilizzazione e di ripresa progettuale, una controtendenza rispetto a una marginalità che si autoalimenta (tramite, per esempio, azioni finalizzate alla conoscenza delle opportunità, alla comprensione della propria situazione, al rafforzamento delle componenti sane dell’individuo).

Tratto da EDUCAZIONE DEGLI ADULTI di Anna Bosetti
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