La disabilità e l’handicap in età adulta
L’Organizzazione Mondiale della Sanità distingue tre categorie concettuali: la menomazione (o il danno), la disabilità e l’handicap vero e proprio.
Il danno viene definito come una qualsiasi perdita o anomalia a carico di strutture o funzioni psicologiche o anatomiche; la disabilità viene definita come qualsiasi restrizione o carenza della capacità di svolgere un’attività nel modo e nei limiti ritenuti normali per un essere umano; l’handicap è la condizione di svantaggio derivante da una disabilità che limita o impedisce la possibilità di ricoprire ruoli considerati normali in un dato contesto.
Diventa essenziale predisporre possibilità di formazione e di inserimento lavorativo per un adulto disabile quanto più possibile coincidenti con i percorsi dei non disabili. Nello stesso tempo, la generalità delle esperienze educative intenzionali deve essere pensata anche in termini di possibilità di inserimento e integrazione guidata per i soggetti disabili.
Continua a leggere:
- Successivo: La povertà nell'adulto
- Precedente: Gli adulti in difficoltà
Dettagli appunto:
- Autore: Anna Bosetti
- Università: Università degli Studi di Milano - Bicocca
- Facoltà: Scienze dell'Educazione
- Corso: Scienze dell’Educazione
- Esame: Pedagogia generale
- Docente: S. Tramma
- Titolo del libro: Educazione degli adulti
- Autore del libro: S. Tramma
- Anno pubblicazione: 1997
Altri appunti correlati:
- Educazione e poesia
- Cultura pedagogica - la storia
- Elaborato di educazione e nuovi media
- Pedagogia Generale
- Teorie e modelli dei processi formativi
Per approfondire questo argomento, consulta le Tesi:
Puoi scaricare gratuitamente questo riassunto in versione integrale.