Intensità delle emozioni in adolescenza: differenze di genere
Per quanto concerne gli eventi antecedenti, le esperienze emotive si collegano a esperienze di divertimento (giochi, attività sportive, hobby, gite, partecipazione a concerti e spettacoli), alla realizzazione di compiti scolastici e agonistici, e al buon andamento di relazioni amicali e rapporti affettivi con partner e familiari (“sono appena tornata da un bellissimo weekend passato a Mantova con il mio ragazzo e i suoi amici. E stato tutto troppo bello”). È interessante segnalare, tuttavia, come, a fronte di una diffusa condivisione di esperienze ed emozioni positive con coetanei e amici, i momenti positivi siano vissuti anche in piacevole solitudine e come in relazione a essi gli adolescenti riferiscano stati emotivi importanti per il benessere psicologico quali rilassamento, pace, tranquillità, appagamento personale. Si tratta di esperienze emozionali che rientrano nell’ area degli antecedenti dell’”emozione estetica”, e che si verificano soprattutto in relazione alla contemplazione di paesaggi naturali particolarmente salienti (tramonti, ampi spazi verdi, cieli stellati).
Le emozioni piacevoli sono provate soprattutto nei luoghi di ritrovo pubblico (locali, bar, pub, discoteche, cinema...) e nei contesti naturalistici (boschi, parchi, località marine, sentieri di montagna), ma anche a casa e a scuola, ambito, quest’ultimo, in cui i ragazzi spendono gran parte della loro giornata e in cui riescono a vivere momenti positivi, soprattutto in relazione alla riuscita scolastica, scandita da verifiche, valutazioni, performance atletiche, ma anche grazie al contatto gratificante con i pari. L’attivazione in senso relazionale prodotta dall’esperienza emotiva piacevole è confermata dall’elevata presenza di azioni quali ridere, parlare, avvicinarsi, che implicano contatto con l’altro. Piuttosto elevata è anche la frequenza di vera e propria condivisione sociale delle emozioni a valenza positiva, forse in relazione al fatto che, essendo in media di discreta intensità, esse soddisfano la condizione fondamentale perché vengano raccontate ad altri.
Commentando i risultati del confronto di genere, le adolescenti riportano un grado di soddisfazione nella vita significativamente inferiore a quello dei maschi, cioè si rappresentano in un certo senso meno felici. Le ragazze sarebbero più riflessive, introspettive, critiche. Tale riflessività può comportare meno certezze e può ripercuotersi sulla percezione della propria soddisfazione e realizzazione personale.
Se il grado di soddisfazione è più elevato nei maschi adolescenti, molto simili sono invece, in base al genere, la tipologia di emozioni piacevoli sperimentate e soprattutto la loro intensità.
Variano però gli ambiti o contesti in cui si provano tali emozioni: i maschi più spesso a scuola, le femmine più di frequente nell’ambiente domestico; e ancora, i maschi più comunemente divertendosi con gli amici, le femmine più spesso in relazione alla sfera degli affetti (momenti di tenerezza con il partner, consolidamento di legami amicali e amorosi). Questi elementi confermano una certa immagine tradizionale 6he vede i maschi più proiettati verso l’esterno e impegnati nel “fare” per la necessità di esprimere il bisogno di avventura e di esplorazione e le femmine più ripiegate verso il mondo interno per la necessità di cercare conferme al mistero della generatività.
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Dettagli appunto:
- Autore: Anna Bosetti
- Università: Università degli Studi di Milano - Bicocca
- Facoltà: Scienze dell'Educazione
- Corso: Scienze dell'Educazione
- Esame: Psicologia dell'educazione
- Docente: Ilaria Grazzani Gavazzi
- Titolo del libro: Adolescenza e compiti di sviluppo
- Autore del libro: E. Confalonieri, I. Grazzani Gavazzi
- Editore: Unicopli
- Anno pubblicazione: 2002
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