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L’atteggiamento del paziente schizofrenico nei confronti del trattamento


Una persona affetta da una patologia accetta la terapia allorché è consapevole di essere malata e ha fiducia in chi la cura. Questa considerazione è vera anche in campo psichiatrico, nel senso che la coscienza di malattia è un fattore determinante per l’accettazione del trattamento, come pure la fiducia nel terapeuta; e sappiamo che nel paziente schizofrenico è assente o distorta proprio la coscienza di malattia. Altri complessi fattori entrano in gioco nel condizionare l’atteggiamento del paziente di fronte a una proposta di trattamento: il grado di compromissione delle relazioni interpersonali (autismo), la percezione della sofferenza come problema personale (non collegato ad un’entità patologica), la capacità di stabilire un contatto empatico.
Prescindendo dai casi in cui il rifiuto della terapia è una diretta espressione della malattia (delirio di persecuzione), nei pazienti già in trattamento che, improvvisamente, oppongono un rifiuto alla terapia, possono avere un rilievo determinante fattori legati ad effetti collaterali della terapia farmacologica, alcuni dei quali vissuti come destabilizzanti della propria identità.

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