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Introduzione (concetto di anima)


Foucault parlava di anima come prigione del corpo (Platone diceva: “corpo come prigione dell'anima”), e con ciò intendeva che un determinato concetto di anima porta a determinati comportamenti.
Con anima si indicano una serie di funzioni --> Kant diceva che non si può dimostrare l'esistenza dell'anima, però tale concetto spiega una serie di fenomeni.
Quali fenomeni?
1. Il percepire (i sensi) --> l'anima è qualcosa che percepisce e così ci mette a contatto col mondo esterno (natura)
2. Il sentire, cioè gli effetti della percezione, che sono piacere e dolore (ad es. vedo i raggi del sole e ciò mi provoca piacere).
Anche il sentire ci mette in contatto con il mondo, ma in modo diverso dal percepire, perché ogni cosa acquista una colorazione verso il piacere o il dolore.
3. Il desiderio. Che è legato al movimento --> noi desideriamo e a causa di tale desiderio ci muoviamo verso l'oggetto desiderato. Al desiderio sono legate tutte le passioni (gioia, dolore, amore, odio…)
4. Immaginazione, che è la possibilità di costruire un altro mondo rispetto a quello percepito --> Immaginare permette di smembrare le emozioni e rimontarle in modo diverso.
5. Ragione, che consiste nel costruire strategie di azione rispetto al mondo.
6. I sogni. Ciò che sta tra immaginazione e sogni è il reverie (libero abbandonarsi al flusso delle immagini).
7. Ricordare, che è far riaffiorare percezioni passate --> quando hanno una verità sono storie --> ricordare permette di costruire una storia --> la natura è ciò che ci circonda (coordinata spazio), la storia è ciò mi precede (coordinata tempo)
8. Il pensare mi mette in contatto con la logica, che è il pensare corretto
9. Il volere --> è diverso dal pensare? --> secondo alcuni si, secondo altri no
10. Il linguaggio, che è una funzione dell'anima.

Domande fondamentali:
• L'anima è unita?
• L'anima è libera?
• L'anima è immortale?

Legati a tali domande sono i destini dell'anima (escatologia --> discorso sui fini, fini dell'anima --> qual è il nostro destino?).

Unità-libertà-immortalità sono strettamente legate fra loro --> di solito se si sostiene l'immortalità si sostengono anche gli altri 2.
Escatologia significa soprattutto scienza del premio e del castigo --> come la nostra esistenza viene premiata o castigata.
Se però l'anima non è immortale tale discorso non vale. Perché ci sia punizione ci deve essere libertà, altrimenti non si è responsabili di ciò che si fa.
Locke dice se abbiamo 2 coscienze nello stesso corpo (l'uomo della notte e l'uomo del giorno), entrambi incoscienti di ciò che fa l'altro --> come facciamo a imputare all'uomo del giorno le azioni dell'uomo della notte (solo per il fatto che è lo stesso uomo)? Se non c'è consapevolezza di ciò che si è fatto e non c'è stata scelta, non si può essere considerati responsabili. Solo laddove siamo responsabili siamo liberi e dunque passibili di premio o punizione.

Un'altra importante questione riguarda il carattere --> è immutabile o si modifica? Schopenhauer sosteneva che il carattere è una scelta libera che la volontà fa prima del tempo --> ciò che noi siamo l'abbiamo scelto, però prima del tempo e dunque tutto ciò che facciamo dipende dalla scelta originaria --> dunque per lui il carattere è immutabile, mentre secondo altri è determinato dalle occasioni.
Il carattere è iscritto nel DNA? Oppure è determinato dalla società? L'anima è individuale o transindividuale? [transindividuale: tale termine si usa per definire la differenza tra individuo costituito dalle relazioni e individuo che precede le relazioni. Si riferisce alle relazioni tra gli individui come costituenti degli individui stessi]

In sintesi: l'anima è il principio della vita, principio della sensibilità e principio delle attività spirituali.

Tratto da STORIA DELLA FILOSOFIA di Mariasole Genovesi
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