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Condizionamento operante


I primi studi sul condizionamento operante risalgono alla fine dell'800 con Thorndike (1898) che dimostrò l'esistenza di forti somiglianze tra i processi di apprendimento degli umani e quelli degli animali.

Vi sono 2 Leggi dell'Apprendimento:

1) Legge dell'Effetto: una risposta che determina un effetto piacevole tende a ripetersi, mentre una conseguenza spiacevole non favorisce la ripetizione di R

2) Legge dell'Esercizio: la ripetizione di una R diventa sempre più probabile quanto più spesso viene ripetuta. Un comportamento viene appreso facilmente se si applicano le 2 leggi.

Gli studi maggiori sono quelli di Skinner, 1930, esponente più noto del comportamentismo, che usa una situazione sperimentale di Thorndike in modo semplificato.

Il setting sperimentale è costituito da una gabbia priva di arredamento e dotata di una leva che registra l'intensità della pressione esercitata: Skinner's box

Un topo affamato introdotto nella gabbia, durante la sua attività esplorativa, preme casualmente la leva = variabile indipendente

Effetti positivi = Rinforzi

Effetti negativi = Punizioni

Anche nel Condizionamento Operante si verificano i fenomeni di estinzione e discriminazione.

Le tecniche di condizionamento possono essere impiegate per instaurare nuovi comportamenti. Per ridurre i tempi di apprendimento si ricorre alla “Tecnica di Modellamento”. Rinforzare quei comportamenti che si avvicinano a quello desiderato.

Tratto da PSICOLOGIA GENERALE di Giulia Coltelli
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