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IL SÈ


• Il Sé è un contenuto psichico (Kohut lo propone come una quarta istanza) la cui coesione e integrazione è essenziale per lo sviluppo successivo dell'Io: per non avere le vulnerabilità narcisistiche è necessario avere un Sé integrato e coeso

• rappresenta il centro della personalità

• dà origine alla sensazione di essere un polo autonomo (non si ha costantemente bisogno dell'oggetto) di percezione e iniziativa.

• È una dimensione intrapsichica, ma allo stesso tempo si alimenta e si arricchisce nel rapporto con gli altri;

Lo sviluppo del sé è descritto come il passaggio da un Sé nucleare arcaico, non ancora bene integrato, a un Sé maturo e coeso. Questo Sé iniziale è chiamato Sé nucleare --> esso può essere forte o debole, sicuro o vulnerabile. La via che prende durante lo sviluppo dipende dalle esperienze infantili dell'individuo nel suo contesto affettivo e familiare, il quale deve essere empatico rispetto ai bisogni del bambino. La teoria di Kohut è infatti incentrata sulle relazioni familiari reali, non immaginarie.

Le vulnerabilità narcisistiche, e quindi del Sé del paziente, dipendono dalle vulnerabilità narcisistiche del genitore. Se il genitore ha costantemente bisogno di qualcuno che gli dica quanto è bravo, come può essere empatico rispetto ai bisogni del figlio? Può avvenire il rovesciamento dei ruoli: il bambino si prende cura della madre, dicendo ad esempio “grazie mamma, sei la mamma più bella e più brava del mondo”.

Il Sé viene definito da Kohut come bipolare, cioè ha due poli che sono determinati da specifiche interazione con gli oggetti, che vengono chiamati oggetti delle cure.

Tratto da PSICOLOGIA DINAMICA di Mariasole Genovesi
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