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Trattamento dei disturbi correlati alle sostanze


Alcol:  la disintossicazione richiede, all'inizio, un trattamento residenziale ospedaliero, e in seguito un trattamento ambulatoriale. Gli AA sono un gruppo di auto-aiuto che cerca di instillare nei soggetti il principio che la dipendenza sia una malattia, e sono efficaci, come la terapia di coppia e le terapie familiari, queste  ultime soprattutto per la prevenzione. Tra i trattamenti cognitivo-comportamentali si ricorda la terapia avversiva, durante la quale avviene la somministrazione di scariche elettriche o farmaci, ma che non è efficace a lungo termine. La terapia della “gestione delle contingenze”, in cui si insegna ai pazienti e ai loro familiari a rispondere con rinforzi positivi ai comportamenti che si oppongono all'abitudine di bere, sembra efficace. Il consumo controllato induce il soggetto a un consumo di alcol moderato, evitando gli estremi dell'astinenza totale e dell'ubriachezza. Tra i farmaci, vi sono il naltrexone e il naxolone, efficaci se accompagnati da una terapia cognitivo-comportamentale.
Nicotina: le psicoterapie non si sono rivelate efficaci, mentre risulta promettente il fumo programmato (riduzione graduale dell'assunzione di nicotina, secondo uno schema preordinato). Gomme e cerotti alla nicotina sono maggiormente efficaci, se abbinati ad assunzione di bupropione o a una psicoterapia.
Sostanze illegali: La terapia cognitivo-comportamentale (CBT) e il colloquio motivazionali sono efficaci nel trattare le dipendenze da sostanze illegali. L'uso del metadone, come sostituto dell'eroina, è un trattamento efficace. Difficile resta il trattamento della dipendenza da metamfetamina.

Tratto da PSICOLOGIA CLINICA di Alessio Bellato
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