Aspetti clinici dello stato maniacale

•    L’umore è solitamente pieno di brio, euforico. L’euforia ha carattere instabile, potendo mutare rapidamente in irritabilità e rabbia. Inoltre vi è una grande labilità emotiva. Il paziente è intollerante, sempre più esigente, impositivo, arrogante e talora aggressivo. La mimica è vivace. Espressione beata, ilare, estatica. Non vi è coscienza di malattia. Sensazione di vigore fisico che pervade tutto il corpo.
•    Alterazioni del comportamento: aumento dell’attività psicomotoria, della necessità di parlare, della velocità dell’eloquio, dell’irritabilità e degli atteggiamenti aggressivi; impulsività. Aumento di interesse e partecipazione ad attività creative. Comportamento economico impulsivo e irrazionale. Tenenza a mettersi in mostra: atteggiamenti stravaganti, esibizionistici o seduttivi.  Frequente è l’abuso di alcolici e sostanze psicoattive.  
Eloquio accelerato, caotico; tono di voce elevato.
•    L’ideazione: contenuti grandiosi, megalomanici, assenza di critica rispetto ai propri limiti. Flusso del pensiero accelerato sino alla perdita dei nessi associativi; digressione rapida da un’idea all’altra; il finalismo viene perso. Possibili deliri di grandezza, espansivi, spesso a contenuto mistico-religioso.
•    L’attenzione e la vigilanza sono inizialmente accentuate ed efficienti. Successivamente ogni stimolo distrae il paziente e il flusso del pensiero diviene disorganizzato e caotico.
•    La percezione: vivida, con funzionamento iperinclusivo, favorendo la distraibilità. Possibili allucinazioni, incostanti e di breve durata (la loro presenza rappresenta estrema gravità).
•    La sfera neurovegetativa è alterata:
- aumento dei livelli energetici e delle iniziative sessuali: estrema disinibizione, indiscriminata promiscuità.
- appetito aumentato con iperfagia, eccessi di bevande alcoliche e a volte sostanze d’abuso.
- ritmo sonno-veglia alterato: riduzione netta delle ore di sonno. → Tendenza dell’insonnia a precedere e forse scatenare gli episodi maniacali.