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Il fantasma o rappresentazione del paziente psicologico

Il fantasma o rappresentazione del paziente psicologico 


Allora, noi siamo partite dalla domanda che cos’è il fantasma: quello che Freud ha chiamato rappresentazione, ovvero una struttura cognitiva che media tra soggetto e l’altro (come soggetto, come ambiente, come mondo esterno).
È una cosa che non esiste a priori, ma è ciò che il soggetto costruisce o ricostruisce a partire dagli elementi della sua storia.
Di conseguenza questo fantasma,  può essere vista sia come una salvezza ovvero ciò che ci mette in contatto cn l’esterno, con l’altro (A), ma potremmo anche considerarla come una gabbia  che ci imprigiona nelle nostre modalità ripetitive di entrare in contatto con l’altro( perchè non entriamo mai in contatto con questo Altro in modo diretto ma sempre attraverso questo fantasma)
Noi abbiamo pensato che il nostro ruolo di futuri operatori è proprio quello di inserirci in mezzo tra queste due possibilità, di vedere la rappresentazione, il fantasma ( salvezza e gabbia).
Abbiamo valorizzato l’idea che la rappresentazione è una costruzione del soggetto, e dunque, come cavolo fa il soggetto a costruirla? anche perché magari stiamo parlando di un bambinetto di pochi mesi.
Si parte dall’idea stessa di rappresentazione che tuttavia non coincide col fantasma.

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