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Una nota sugli esperimenti e sulla raccolta di dati biologici e neurofisiologici: come vanno letti i risultati


Il modello di personalità di Eysenck contempla accanto ai metodi correlazionali quelli sperimentali e la ricerca biologica. Nelle ricerche correlazionali (che hanno il vantaggio di raccogliere i dati dal mondo reale, c’è un limite nella generalizzabilità dei risultati perché anche se si vogliono raccogliere dei dati reali non è detto che due cose somiglianti nella realtà siano uguali come il metodo correlazionale ci vuole far credere! Negli esperimenti che mirano a far causare qualcosa manipolando delle variabili si ha il problema che nella realtà non si riscontra la stessa situazione  e quindi di nuovo vi è il limite di generalizzabilità. I dati di tipo biologico  (essenzialmente ricerche su cose che sono presenti in natura)  e neurofisiologico (tempi di reazione per es.) hanno apportato importanti informazioni, ma non hanno comprovato l’ipotesi di Eysenck fra nevroticismo e attivazione emotiva.  Gray critica Eysenck e fa notare che e ha voluto reinterpretari gli stessi dati biometrici e psicofisiologici sotto però due quadri teorici differenti (arousal e modello di eccitazione/inibizione) che portano ad altri risultati contraddicenti i precedenti. E’ allora importante usare molti approcci metodologici per definire dei costrutti complessi.

Tratto da I TEST IN PSICOLOGIA di Antonino Cascione
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