Il Danno Assonale Diffuso e i deficit attentivi nel trauma cranico
Per quanto riguarda le difficoltà cognitive dei pazienti con TCE, è chiaro che esse derivino, a livello anatomico, dai danni provocati dal danno assonale diffuso all'interno della materia bianca. Il DAI può infatti allungare e recidere le fibre assonali, provocando disconnessioni tra diverse zone del cervello.
Negli ultimi anni alcuni autori hanno indagato in particolare i cambiamenti della connettività strutturale e funzionale nei soggetti che incorrono in un trauma cranico. Leunissen e i suoi collaboratori nel 2013 osservano, per esempio, importanti disconnessioni della materia bianca all'interno dei circuiti cortico-sottocorticali, in particolare a livello delle connessioni tra i lobi frontali e le zone sottocorticali. I ricercatori hanno inoltre notato una correlazione tra tali disconnessioni e le difficoltà nei compiti di shifting (attenzione alternata) mostrate dai pazienti. Una disconnessione a questo livello impedirebbe quindi l'esercizio di un efficiente controllo cognitivo sull'azione. Tali scoperte testimoniano inoltre che il controllo esecutivo non è da ricercare esclusivamente nei lobi frontali o nei circuiti corticali, ma nell'interconnessione di tali aree con zone sottocorticali del cervello.
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Dettagli appunto:
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Autore:
Nives Balestra
[Visita la sua tesi: "Suonare insieme: sincronizzazione, rispecchiamento ed empatia"]
- Università: Università degli Studi di Torino
- Facoltà: Psicologia
- Corso: Psicologia
- Esame: Riabilitazione Neurocognitiva
- Docente: Marina Zettin
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