Analisi Transazionale come teoria psicologica della personalità
ANALISI TRANSAZIONALE COME TEORIA PSICOLOGICA DELLA PERSONALITÀ: ha due concetti fondamentali: Stati dell’io e Copione di vita.
• Stati dell’io = sono componenti della struttura di personalità di ogni individuo, sono insiemi coerenti di emozioni/pensieri/comportamenti che appaiono tra loro collegati, a livello intrapsichico comprende in sé tre parti che vengono denominati Genitore, Adulto, Bambino. La triade ricorda le tre istanze freudiane super-io, Es, Io che sono costrutti teorici e generalizzabili mentre Genitore, Adulto, Bambino sono definiti in termini di comportamenti osservabili e risultano legati al singolo individuo. Gli stati dell’io possono essere studiati secondo una prospettiva strutturale, che riguarda le componenti, e una prospettiva funzionale, che riguarda come agiscono.
• Prospettiva strutturale di primo ordine = ad ogni stato dell’io corrisponde un insieme strutturato di pensieri/sentimenti/comportamenti coerenti.
- Adulto: parte razionale e logica, diretta ad organizzare ed elaborare le informazioni, risolve i problemi qui e ora
- Bambino: riattualizza sentimenti/pensieri/comportamenti agiti dal soggetto nell’infanzia, parte legata alle emozioni, spontanea, intuitiva e creativa
Gli stati dell’io sono costantemente in azione negli individui sia a livello intrapsichico (dialogo interno) sia a livello interpersonale (nelle relazioni sociali e comunicative).
Tutti e tre gli aspetti costitutivi della personalità sono ugualmente importanti per l’esistenza e il sano equilibrio di un individuo. Quando uno di questi componenti tende ad uscire dai suoi confini e a prevalere nettamente sugli altri o a venire escluso, si parla di patologie degli stati dell’io, ovvero quando un individuo mostra di non riuscire ad utilizzare in modo equilibrato e produttivo alternativamente tutte e tre le componenti delle sua personalità.
Le fondamentali patologie degli stati dell’io sono:
- contaminazione: ad essere contaminato è sempre l’Adulto, può avvenire da parte del Genitore, per mezzo di pregiudizi e idee fisse, da parte del Bambino, attraverso le illusioni, o per una doppia contaminazione, Genitore + Bambino con slogan genitoriale e le illusioni del Bambino. Quando c’è contaminazione lo stato dell’io Adulto diminuisce.
- esclusione: se sono esclusi 2 stati dell’io su 3 rimane operativo solo 1 stato dell’io che viene definito costante o escludente. Quando vengono esclusi Adulto e Bambino è il Genitore ad essere escludente e si rapporta a sé e agli altri a partire da regole genitoriali. Quando vengono esclusi Genitore e Bambino è l’Adulto ad essere escludente e le sue scelte sono guidate dalla razionalità. Quando vengono esclusi Genitore e Adulto è il Bambino ad essere escludente e le sue scelte sono guidate da emozioni e desideri. L’esclusione non è mai totale ma è specifica a situazioni particolari.
Se è escluso 1 stato dell’io su 3 quello non operativo viene definito escluso mentre gli altri 2 rimangono operativi. Quando è il Genitore ad esser escluso un individuo agirà senza regole ma con la razionalità dell’Adulto e l’istinto del Bambino. Quando è l’Adulto ad essere escluso un individuo agirà senza testa. Quando è il Bambino ad essere escluso un individuo agirà senza cuore.
- A nel G: affermazioni sulla realtà
- G nel B: contiene le regole e i modelli di comportamento assunto dal bambino in risposta ai messaggi e alle attese genitoriali, viene definito Bambino Magico perché lavora di fantasie sulle implicazioni dei messaggi dei genitori, i comportamenti che funzionano vengono archiviati, riproposti e rinforzati fino a diventare routine automatizzate.
- A nel B: contiene un insieme di strategie di cui dispone il bambino per risolvere i problemi non basate sulla logica ma sul pensiero creativo, intuitivo, pre-logico, per questo viene definito piccolo professore.
- B nel B: detto anche Bambino somatico, raccoglie emozioni/bisogni/impulsi/desideri corporei, rimane presente lungo tutto l’arco della vita dell’individuo e opera come motivazione primaria per il comportamento.
• Prospettiva funzionale = studia il modo in cui gli stati dell’io funzionano e si manifestano, descrive come un individuo nel qui e ora utilizza i suoi stati dell’io.
- Genitore Affettivo (GA): si manifesta attraverso comportamenti/atteggiamenti rassicuranti come il prendersi cura degli altri, offrire protezione, dimostrare affetto. Può essere negativo, quando aiuta gli altri da una posizione superiore, svaluta gli altri, oppure positivo, quando si prende cura degli altri rispettandoli.
- Bambino Libero (BL): si comporta in modo spontaneo, senza adattarsi alle aspettative altrui per compiacere gli altri, è a contatto con i suoi sentimenti autentici e agisce in base ai propri desideri, costruisce relazioni sincere/autentiche. Può essere positivo, quando i comportamenti sono finalizzati al benessere della persona e delle relazioni, o negativo, quando i comportamenti sono spontanei ma lesivi nei confronti della persona o delle relazioni.
Lo stato dell’io Adulto non presenta suddivisioni interne.
Berne ha indicato quattro vie per la diagnosi degli stati dell’io in azione in un dato momento. La diagnosi è il riconoscimento degli stati dell’io attivati:
1) Diagnosi comportamentale: si effettua osservando il comportamento di una persona e un insieme di elementi (parole usate, tono della voce, gesti, atteggiamenti corporei, espressioni facciali)
2) Diagnosi sociale: si effettua osservando il genere di transizioni che una persona instaura con gli altri, notando lo stato dell’io da cui gli altri si rivolgono ad un altro individuo possiamo avere una verifica dello stato dell’io in cui si trova l’individuo stesso
3) Diagnosi storica: in teoria viene effettuata dal terapeuta attraverso delle domande dirette ad indagare la storia passata del cliente, proprio al fine di confermare le impressioni derivanti dalle diagnosi comportamentale e sociale
4) Diagnosi fenomenologica: in ambito clinico viene effettuata mediante un auto-esame da parte del cliente che non si limita solo a ricordare eventi del suo passato ma li rispedisce nel qui e ora in tutta la loro intensità
Il bambino di fronte alle ingiunzioni può accettarle, modificarle o rifiutarle.
Quando agiamo nel qui e ora secondo strategie che decidemmo di attuare da bambini siamo nel copione. C’è la possibilità di entrare nel copione quando la situazione attuale è fonte di stress, quando c’è qualche somiglianza tra il qui e ora e le situazioni di stress dell’infanzia (la situazione attuale funziona da elastico che riporta alla situazione d’infanzia). Ogni volta che confermiamo le nostre decisioni di copione ci avviciniamo di un passo al tornaconto.
Dal punto di vista del contenuto i copioni possono essere distinte in: vincitori (il vincitore è la persona che raggiunge il suo obbiettivo dichiarato), perdenti (il perdente è la persona che non raggiunge l’obbiettivo dichiarato) o banali (con una persona che “tira a campare” senza correre rischi).
Ogni persona vive il copione in modo diverso nel tempo (finché, dopo, mai, sempre, quasi).
Il copione di vita possiede la caratteristica di dover essere sempre confermato: secondo Berne l’individuo cerca tali conferme attraverso modelli di comunicazione disfunzionali (giochi psicologici) agiti spesso inconsapevolmente, che permettono di ottenere un tornaconto, ovvero un rafforzamento delle proprie convinzioni di copione e della posizione di vita scelta, nonostante determinano sofferenza e infelicità.
Secondo Berne si può uscire dal copione se non ci piace, ogni volta che si mette in atto un comportamento contrario al nostro schema di processo e indeboliamo lo schema per il futuro.
Le posizioni di vita sono posizioni esistenziali, convinzioni che l’individuo ha su se stesso, sugli altri e sul mondo. Ci sono quattro posizioni fondamentali:
1. Posizione sana: l’individuo ha un atteggiamento positivo verso se stesso, gli altri e il mondo. Io sono ok, tu sei ok
2. Posizione paranoide: l’individuo non ha fiducia negli altri. Io sono ok, tu non sei ok
3. Posizione depressiva: accompagnata da depressione, sensi di colpa, paura e sfiducia in se stessi. Io non sono ok, tu sei ok
4. Posizione di rinuncia/inutilità: l’individuo è infelice e on ha fiducia né in se stesso né negli altri. Io non sono ok, tu non sei ok
Una volta adottata una di queste posizioni, il bambino tenderà a costruire il proprio copione in modo che sia coerente con essa. La posizione di vita è solitamente decisa nella prima infanzia come risposta al modo in cui le figure genitoriali reagiscono alle espressioni dei bisogni e sentimenti. Una volta decisa la posizione di vita di base, l’individuo sarà portato a selezionare gli stimoli che riceve in modo da mantenere la posizione e confermare la decisione iniziale. Il fatto che si sceglie una posizione iniziale non significa che si rapporterà con gli altri solo con quella posizione, ma significa che passerà la maggior parte del tempo in quella posizione e interpreterà la maggior parte delle esperienze in modo che quella decisione di base venga confermata.
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Dettagli appunto:
- Autore: Emma Lampa
- Università: Università degli Studi di Macerata
- Facoltà: Scienze Politiche
- Corso: Scienze della Comunicazione
- Esame: Psicologia del linguaggio e della comunicazione
- Docente: Bongelli Ramona
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