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Comunicazione integrata nell’impresa


La teorizzazione della comunicazione integrata nasce nella letteratura di management italiana dagli studi di Fiocca all’Università Bocconi di Milano. Si tratta di integrazione dei vari strumenti di cui l’impresa fa uso (allo scopo di ottimizzare l’impiego delle risorse disponibili, concentrare i messaggi); il concetto di comunicazione integrata ha due valenze: comunicazione integrata dei flussi comunicativi di tutte varie aree dell’impresa (esterne ed interne) e integrazione dei vari strumenti disponibili per assemblare i messaggi in funzione dei destinatari, differenziandoli nella declinazione ma salvaguardando l’univocità, gli obiettivi e la coerenza.
Esiste un doppio processo che fa diventare la comunicazione sempre più integrata:
- apertura a nuove dimensioni (euro, Borsa, Internet,…)
- aumento dell’esposizione del consumatore di prodotti e servizi nelle fonti 
La maggior integrazione ha avuto una duplice conseguenza; un aumento di consapevolezza:
- della comunicazione che ha coinvolto sempre più istituzioni e pubblico
- dei destinatari che si sentono sempre più presi in considerazione e non si sentono più solo consumatori, bensì cittadini- consumatori
Ed ecco allora che il processo dell’integrazione della comunicazione si estende dal rapporto imprese- istituzioni a quello istituzioni – cittadini, pubblico – privato, Stato – società civile.
La comunicazione diventa sempre più integrata, dentro e fuori l’impresa, da un lato aprendosi a dimensioni assolutamente sconosciute e impensabili; dall’altro esponendo i consumatori a possibilità di scelta illimitate e con una formidabile accelerazione delle loro possibilità di intervento.

Tratto da TEORIA E TECNICHE DELLA COMUNICAZIONE PUBBLICA di Priscilla Cavalieri
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