Caratteristiche formali dell’autorità
Il problema dell’autorità non vista come espressione di potere fine a se stesso, ma come l’esercizio di una funzione necessaria e legittimata. Quanto più l’autorità è discreta, tanto maggiori sono le sue probabilità di essere accettata e di raggiungere i suoi obiettivi.
La prima caratteristica formale è che la fonte di autorità non risiede nella forza di imposizione di colui che dirige, ma nel fatto di essere accettata da parte dei sottoposti.
L’autorità corre sempre il rischio di essere trasgredita; di fronte a questo rischio, il ricorso alla coercizione non è mai uno strumento efficace per ottenere il consenso anzi, essa è l’incentivo più debole perché si basa solo sulla minaccia, ed è destinato prima o poi a fallire.
L’autorità è invece tanto più efficace quanto più riesce ad ottenere il consenso offrendo incentivi positivi e dotati di valore morale.
La seconda caratteristica formale sta nel fatto che l’autorità per Barnard non consiste nell’occupare una posizione gerarchica superiore, ma nel fatto che i sottoposti riconoscono un carattere di “ordine” a particolari tipi di comunicazione che provengono da quelle posizioni.
Anche qua, affinché l’autorità venga accettata, i detentori di posizioni di responsabilità devono preoccuparsi che i loro comandi siano conformi ad alcuni codici di efficacia e correttezza procedurale.
L’altra condizione fondamentale per la circolazione e l’accettazione degli ordini, è il buon funzionamento del sistema di comunicazioni.
In particolare:
- l’ordine deve essere capito
- il contenuto dell’ordine non deve apparire in contrasto con i fini generali e conosciuti dell’organizzazione
- il contenuto deve essere compatibile con gli interessi legittimi delle persone a cui l’ordine è diretto
- gli individui a cui è diretto l’ordine devono essere in grado di eseguirlo
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Dettagli appunto:
- Autore: Priscilla Cavalieri
- Università: Libera Università di Lingue e Comunicazione (IULM)
- Esame: Organizzazione d’impresa
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