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L’Accumulazione socialista di Preobrazenskij – Lisa Foa


La discussione sull’accumulazione socialista non coprì certamente i problemi del partito sovietico. Ma essa contribuì a mettere a fuoco le questioni che presto avrebbero provocato radicali differenziazioni nel gruppo bolscevico: il problema dei rapporti tra città e campagna, tra proletariato e contadini, il che voleva dire anche tra settore industriale socialista e settore agricolo piccolo-borghese, tra piano e mercato.

Fu Preobrazenskij a teorizzare l’“accumulazione originaria socialista”, cioè la necessità, per l’industria statale socialista, di fondare gran parte della sua accumulazione sul settore extra-industriale e non-socialista, come rimedio imprescindibile per superare l’arretratezza della capacità industriale sia sotto il profilo quantitativo sia sotto quello tecnologico. Tale espressione era stata utilizzata da Trotskij ma egli identificava la fonte dell’accumulazione soprattutto nel proletariato industriale che volontariamente avrebbe accettato un contenimento dei salari poiché si trattava di creare le basi tra la riproduzione allargata nel suo Stato. Ma, fra il 1924 e il 1926, la discussione sull’accumulazione originaria socialista riguarda il rapporto fra proletariato e contadini, e quell’alleanza che era stata la leva decisiva della rivoluzione d’ottobre.

Quando nel 1924 e 1925, le carestie e gli squilibri tra capacità produttiva carente nell’industria e domanda crescente di prodotti industriali da parte delle campagne suscitarono timori diffusi, l’opposizione sostenne vigorosamente la necessità di accelerare l’instaurazione delle strutture socialiste allargando la sfera dell’industria statale attraverso un trasferimento di risorse nelle campagne. Il concetto di accumulazione originaria fu usato allora da Preobrazenskij per analogia con il processo di accumulazione originaria capitalistica che rese possibile il decollo dell’industria capitalistica occidentale. Egli estese l’analogia con lo sviluppo capitalistico e le sue precondizioni anche al concetto di sfruttamento e giunse a definire le campagne russe una colonia interna dello Stato socialista. La famosa legge dell’accumulazione originaria socialista consisterà in un insieme di misure atte a trasferire le risorse produttive dal settore privato a quello socializzato.

Tratto da STORIA DEL MONDO CONTEMPORANEO di Domenico Valenza
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