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I morfemi nella lingua italiana


La lunghezza delle parole è considerata uno svantaggio: chi deve scrivere titoli di articoli o slogan invidia la maneggevolezza dell’inglese. Tale corposità è dovuta alla ricchezza di morfemi.

Il morfema è l’unità linguistica minima fornita di un suo significato; può costituire una parola (morfema libero) o esser parte di una parola (morfema legato). I morfemi grammaticali o flessivi sono i morfemi che portano informazioni sul numero, sul genere dei nomi e degli aggettivi, o dei pronomi, o su tempo, modo, persona, diatesi dei verbi.

Tra i linguisti è dibattuta la questione se il morfema lessicale sia ner-o o nero. Accettando la seconda ipotesi, si suppone che quando il morfema lessicale nero viene a contatto con il morfema flessivo –o, si ha un’elisione della vocale tematica, detta così perché vocale che unita alla radice dà il tema della parola. Questa soluzione presenta dei vantaggi quando il morfema lessicale senza vocale tematica potrebbe essere attribuito a parole diverse: pizz-, morfema lessicale di pizza o pizzo. D’ora in avanti, si indicherà il morfema lessicale con la vocale tematica tra parentesi.

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