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Gadamer - Comprendere e rendersi comprensibili


Comprendersi nel mondo vuol dire comprendersi l’uno con l’altro. E comprendersi l’uno con l’altro vuol dire comprendere l’altro. Il nostro compito è imparare ad accettare il segreto della nostra esistenza e smettere di credere che, per la nostra capacità di pensare, siamo essere destinati a ergerci da dominatori. L’altro significa una definizione primaria dei limiti del nostro amor proprio e del nostro egocentrismo. E’ un problema etico di portata universale, e politico.

Occorrerà adoperare la vera produttività del linguaggio per comprenderci. Quando parliamo pensiamo anzitutto a renderci comprensibili a noi e agli altri, di modo che l’altro possa riprenderci, confermarci o rettificarci. Tutto ciò fa parte di un autentico dialogo.

Nell’ascolto dell’altro si apre il vero cammino su cui si edifica la solidarietà. E’ l’opposto dell’idea folle che nella storia della Torre di Babele gli uomini avevano in mente. Ci troviamo di fronte al compito di non eliminare la diversità delle lingue con un processo di organizzazione, ma di far sì che ciascuno impari invece a superare le distanze e i contrasti, e darci reciprocamente ascolto.

Tratto da LINGUAGGIO di Domenico Valenza
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