Persiani contro sciti nelle "Storie"

Ma cosa significa questa guerra? Gli Sciti fuggono, ma hanno sempre iniziativa. Essi sono arcieri e cacciatori: ma cosa propongono a dario? Una strana caccia, in cui il cacciatore è inconsapevolmente il cacciato. Quando un gruppo deve attirare il nemico si usa l'espressione hupàgein = attirare l'attenzione del nemico. Poi c'è un gruppo che deve portare fuori strada il nemico, trascinandolo fuori dalla Scizia. Donne, bambini e bestiame si inviano a nord. Il finale di questa corsa: quando sembra che dario stia per ottenere una battaglia e gli Sciti prendono posizione per combattere, una lepre passa tra i 2 eserciti e gli Sciti la rincorrono. Dario da quella cosa comprende che deve ritirarsi. Serse vedendo la lepre partorita dalla cavalla non capirà. Altri autori spiegano così l'assenza di combattimento: secondo ctesia a causa dello scambio d'archi dei re. Strabone attribuisce la sconfitta di dario al deserto dei geti dove stanno morendo di sete. I persiani però erano all'epoca una potenza formidabile, anche se non sapevano combattere. Non hanno lancia e scudo, combattono quasi nudi, anche se sono grandi arcieri. Inoltre non conoscono la falange oplitica e attaccano a caso = incapaci di sofia e taxis. Ai loro figli insegnano a montare a cavallo, tirar d'arco e dire la verità. Sono dunque barbari = anti opliti. In Scizia invece l'esercito di dario appare quasi greco: come mai? I cavalieri persiani temono i cavalieri Sciti, mentre appaiono cavalieri temibili rispetto agli spartiati a piedi. In Scizia però cavalieri e arcieri non sono i persiani, ma gli Sciti. Come si spiega? Perchè i persiani diventano quasi-opliti? Dario vuole una battaglia campale, come gli opliti, e chiede al re scita perchè si comporti così e non si arrenda o attacchi battaglia. Dario parla in modo greco. Vede la Scizia come se fosse una citta greca da attacccare. Interpreta la fuga scita come cosa vile invece che come strategia. Il racconto veste dario da oplita per permettere ai cavalieri Sciti di galoppare forte.