Tecniche di applicazione degli ultrasuoni
TECNICHE DI APPLICAZIONE DEGLI ULTRASUONI
Gli apparecchi in commercio possono erogare ultrasuoni con una frequenza di 1 MHz oppure di 3 mhz.
La potenza d’uscita è misurata in Watt/cm2 ossia energia pulsata per unità di superficie della testa emittente
Un condensatore variabile consente di regolare la sintonia fra la valvola termoionica ed il cristallo. L’energia che ne deriva misurata in Watt/cm2 della superficie emittente, può essere quindi adattata alla necessità.
Per eseguire correttamente una seduta di termoterapia è necessario assicurare una perfetta aderenza tra superficie cutanea e testina emittente, perché la presenza di falde d’aria limita la penetrazione degli ultrasuoni. Per favorire l’aderenza si adoperano sostanze grasse e gel appositi.
Le applicazioni d’ultrasuonoterapia vengono fatte per contatto diretto o in acqua.
1) Nelle applicazioni per contatto diretto, la superficie corporea da trattare viene abbondantemente spalmata con una sostanza grassa (ad es. olio di vaselina o crema farmacologia).
2) Si parla di fonoforesi, quando si utilizza una crema antinfiammatoria.
3) Le applicazioni per contatto diretto possono essere praticate con testina mobile e fissa. Nella tecnica a testina mobile l’emettitore d’ultrasuoni è applicato perpendicolarmente alla cute con un movimento di va e vieni o secondo movimenti circolari. Nella tecnica a testina fissa l’emettitore è posizionato sulla parte da trattare e qui lasciato per l’intera seduta, in questo caso s’impiegheranno ultrasuoni ad onda pulsante, allo scopo di evitare un eccessivo riscaldamento locale.
Nelle applicazioni in acqua, la testina emittente è immersa in una bacinella contenente acqua e tenuta a circa 2 cm di distanza dalla parte corporea da trattare; gli ultrasuoni si diffondono nell’acqua ed investono in modo omogeneo tutto il segmento corporeo, queste applicazioni sono indicate nel trattamento di superfici corporee irregolari (mani e piedi) e comportano un aumento del dosaggio.
o L’intensità è espressa in Watt per unità di superficie emittente. Generalmente si utilizzano intensità inferiori a 3 Watt/cm2. La comparsa di dolore durante l’applicazione è indice di superdosaggio e richiede la sospensione del trattamento. Di solito si adoperano intensità di 1,5 Watt/cm2 nelle applicazioni a contatto diretto e di 2,5 Watt/cm2 nelle applicazioni in acqua.
o La durata della seduta è di 10 minuti, se l’area è estesa si arriva fino a 15 minuti.
o Si fanno cicli di 10 sedute
L’applicazione può essere statica od a massaggio.
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Dettagli appunto:
- Autore: Stefania Corrai
- Università: Università degli Studi di Sassari
- Facoltà: Medicina e Chirurgia
- Corso: Fisioterapia
- Esame: Medicina fisica e riabilitativa
- Docente: Prof. Lisai
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