Apparecchi per l’ultrasuonoterapia
APPARECCHI PER L’ULTRASUONOTERAPIA
Gli apparecchi atti a generare ultrasuoni sono schematicamente costituiti da:
1) Generatore elettrico
2) Cavo schermato coassiale
3) Testa emittente
Generatore elettrico
La corrente ad alta frequenza prodotta dal generatore che trasforma la corrente di rete, viene convogliata all’emettitore mediante un cavo coassiale schermato e raggiunge i due elettrodi posti all’estremità di una lamina di quarzo immersa in olio o petrolio anidro (ottimo isolante), che costituisce la testa emittente attraverso cui si trasmette l’energia ultrasonica.
Questa contiene il cristallo piezoelettrico che, sotto l’azione della corrente alternata ad alta frequenza, genera vibrazioni che fanno oscillare un diaframma metallico posto alla sua estremità. L’emettitore termina quindi con una piastrina che si porta a contatto con la zona da trattare, questa può esser di metallo o di gomma secondo l‘area d’applicazione.
Gli apparecchi in commercio possono erogare ultrasuoni con una frequenza di 1 MHz oppure di 3 mhz. Un condensatore variabile consente di regolare la sintonia fra la valvola termoionica ed il cristallo. L’energia che ne deriva misurata in Watt/cm2 della superficie emittente, può essere quindi adattata alla necessità.
La potenza d’uscita è misurata in Watt/cm2 ossia energia pulsata per unità di superficie della testa emittente
Gli apparecchi in commercio possono erogare ultrasuoni con una frequenza di 1MHz oppure di 3 mhz.
Le apparecchiature per ultrasuonoterapia consentono la scelta fra la trasmissione continua e quella ad impulsi d’energia.
La potenza massima erogabile è di 3 Watt/cm2 con l’emissione continua e di 5 Watt/cm2 con l‘emissione pulsata.
Con l’emissione pulsata, l’effetto termico è meno rilevante, perché il calore viene dissipato nell’intervallo fra un impulso e l’altro, mantenendo in ogni modo invariato l’effetto meccanico.
L’applicazione ultrasonica ad impulsi riduce, pertanto e notevolmente, il fastidioso surriscaldamento della cute e dei tessuti; talvolta elimina anche il dolore periosteo conseguente al trattamento ad alte dosi.
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Dettagli appunto:
- Autore: Stefania Corrai
- Università: Università degli Studi di Sassari
- Facoltà: Medicina e Chirurgia
- Corso: Fisioterapia
- Esame: Medicina fisica e riabilitativa
- Docente: Prof. Lisai
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