Skip to content

Seconda fase della terapia riabilitativa dopo artroprotesi di ginocchio


In una seconda fase (circa dalla 3°-6° settimana):

- riduzione del dolore e dell'infiammazione tramite crioterapia che ha effetto algosedativo (rallenta la conduzione di stimoli nocicettivi) e antiedemigeno (evita un riversamento a livello articolare)

- scollamento e massaggio della cicatrice

- caute mobilizzazioni longitudinali e medio-laterali della rotula

- esercizi attivi-assistiti per il recupero del ROM articolare arto inferiore:

- esercizi attivi della tibio-tarsica

- esercizi di abduzione-adduzione dell'anca; flessione anca a ginocchio flesso

- esercizi attivi-assistiti e attivi per il recupero dell'articolarità del ginocchio secondo tolleranza del paziente: esercizi con utilizzo di tavolette scorrevoli su sferette (utile per un recupero della propriocezione oltre che della flesso-estensione)

Esercizi di rinforzo muscolare:

- rinforzo muscolare del quadricipite con elettrostimolazioni

- esercizi di potenziamento muscolare del quadricipite e degli ischio-crurali con co-contrazioni isometriche multiangolari (90°-60° flessione)

- contrazioni isometriche per il quadricipite, ischiocrurali, abduttori e adduttori dell'anca.

- in posizione seduta: estensione del ginocchio (esercizio utile oltre per il rinforzo muscolare del quadricipite anche per recuperare un eventuale deficit dell'estensione spesso presente prima dell'operazione per un atteggiamento antalgico)

- elevazioni dell'arto inferiore a ginocchio esteso, prima attiva-assistita poi attiva, in posizione supina, prona e in decubito laterale (per un rinforzo dei flessori, abduttori dell'anca, grande gluteo e ischio-crurali)
- rinforzo del tricipite surale con sollevamenti sulle punte
- training al passo

Tratto da PATOLOGIE DEL GINOCCHIO: GONARTROSI di Stefania Corrai
Valuta questi appunti:

Continua a leggere:

Dettagli appunto:

Altri appunti correlati:

Per approfondire questo argomento, consulta le Tesi:

Puoi scaricare gratuitamente questo appunto in versione integrale.

Forse potrebbe interessarti:

L'intervento fisioterapico nel trattamento dei disordini temporomandibolari: presentazione di un caso clinico e ruolo del fisioterapista

Questo lavoro di tesi aveva come scopo il tentativo di definire e valutare l'efficacia del trattamento fisioterapico in pazienti con disordini tempo mandibolari (DTM). La prima sezione permette di avere indicazioni essenziali su quella che è la patologia, con inerenti approfondimenti dal punto di vista terapeutico e diagnostico. Nella seconda parte, si ha un confronto con le evidenze in letteratura a...