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L'apporto di macronutrienti in Nutrizione Artificiale


Questo si può definire attraverso:
- la misura dei fabbisogni (calorimetria indiretta e azoto urinario)
- la stima dei fabbisogni teorici (equazioni predittive)
- la stima dei fabbisogni standard (classi di patologie, categorie di pazienti)

Inoltre vanno valutati i dati antropometrici, la dinamometria (che valuta la forza), le pliche, le circonferenze, gli esami ematochimici, l'anamnesi alimentare, se il pz riesce a coprire i suoi fabbisogni con integratori, il tempo per cui è necessaria la NA per stabilire la via d'accesso. E' importante scegliere adeguatamente il momento della NA, in modo tale che il paziente possa mantenere una vita sociale.
Il fabbisogno idrico normale è di 30 ml/kg/die, ma questo può elevarsi a 40-50 ml/kg/die in caso di fabbisogni aumentati per stress chirurgico, febbre, e arrivare a 100-150  ml/kg/die in caso di ustioni, diarree non controllabili, ecc. E' necessario calcolare il fabbisogno idrico totale e poi da questo sottrarre l'acqua contenuta nella sacca e tutti gli altri liquidi che eventualmente il pz assume per vena (es. glucosata). Nei casi in cui il volume idrico richiesto è notevole e non può essere assorbito totalmente dall'apparato digerente è necessario utilizzare la via parenterale.
Il fabbisogno energetico normale è di 30 kcal/kg/die; se i fabbisogni aumentano si stimano 35-40 kcal/kg/die fino a 50-60 kcal/kg/die in caso di fabbisogni elevati.
Il fabbisogno proteico normale è di 1 g/kg, questo sale a 1,25-1,85 g/kg in caso di stress, neoplasie, malnutrizione, chirurgia fino a 2,5-3,1 g/kg in caso di politraumi, ustioni, ecc.

Tratto da NUTRIZIONE ARTIFICIALE di Lucrezia Modesto
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