Citoarchitettura
Citoarchitettura:
Parcellizza la corteccia sulla base dell'organizzazione degli strati cellulari.→ MAPPA DI BRODMANN: distingue circa 50 aree diverse. Vediamola a grandi linee:
- Nel lobo frontale – corteccia motoria primaria
- Nel lobo parietale – corteccia somatosensoriale primaria
- Nel lobo temporale – corteccia uditiva primaria
- Nel lobo occipitale – corteccia visiva primaria
Attorno ad ogni corteccia ci sono le cortecce di ordine superiore, che svolgono un'ulteriore elaborazione delle informazioni; sono aree associative unimodali che inviano proiezioni alle aree associative multimodali, che integrano info relative a modalità sensoriali diverse. Si distinguono 3 regioni aventi aree associative multimodali: Posteriore, Limbica e Anteriore.
Lo sviluppo della corteccia parietale nell'uomo va a discapito di quella occipitale, che si disloca limitando le nostre capacità visive rispetto a quelle delle scimmie. Lo sviluppo umano della corteccia frontale invece, che è di norma più lento, sembra avere a che fare con lo sviluppo della personalità ed il controllo degli impulsi, che attorno ai 20 anni infatti è ancora incompleto. Il lobo temporale, particolarmente espanso nell'uomo rispetto agli altri animali, presenta diverse aree; tra queste ricordiamo il planum temporale, che contiene l'area del linguaggio di Wernike (in circa il 90% dei destrimani è più esteso a sx → differenze interemisferiche: dx corpo e spazio; sx info somatosensoriali).
Curiosità:
Il cervello di Einstein era piuttosto piccolo (pesava solo 1, 230kg contro i 1, 5kg di uno nella media), tanto che risvegliò la curiosità di molti studiosi; si narra che ci siano in giro per il mondo circa 200 sezioni del suo cervello, grazie all'anatomopatologo che, dopo la sua autopsia che rivelò la morte per infarto, lo rubò per “darlo alla scienza”.
Nonostante le sue ridotte dimensioni, il cervello di Einstein possedeva un'alta concentrazione di neuroni in alcune parti e una presenza anomala di glia (soprattutto astrociti).
La ricerca ha rivelato che gli astrociti, oltre a recuperare NT, faciliterebbero le sinapsi recuperando il glutammato usato per eccitare i neuroni.
Il cervello aveva inoltre una struttura anomala dei solchi: alcuni, come i frontali, erano particolarmente profondi. Si è notato anche un ampliamento anomalo della corteccia a livello parietale sx (abilità matematiche).
Degli studiosi hanno ricostruito il suo corpo calloso, scoprendo che rispetto a persone più giovani esso era molto più spesso (soprattutto nel lobo parietale) e più sviluppato di quello di un 26enne.
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Dettagli appunto:
- Autore: Viviana Cesana
- Università: Università degli Studi di Milano - Bicocca
- Facoltà: Medicina e Chirurgia
- Corso: Fondamenti Anatomofisiologici dell'Attività Psichica
- Esame: Fondamenti Anatomofisiologici dell'Attività Psichica
- Docente: Nadia Bolognini
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