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La mafia come gruppo politico, Umberto Santino


Quando Santino parla di mafia come gruppo politico e associazione criminale e di mafia come produttrice di politica che influenza le decisioni in merito alla distribuzione delle risorse pubbliche, torna prepotente il riferimento alle analisi di Mosca sui meccanismi di controllo del consenso elettorale. La mafia è un gruppo politico perché di essi manifesta le caratteristiche fondamentali, vale a dire l'ordinamento, la dimensione territoriale, la coercizione fisica, un apparato amministrativo che assicura o impone il rispetto delle norme. Persino il pagare il pizzo è il riconoscimento implicito di un potere attestato e politico. La mafia è produttrice di politica perché fa un uso politico della violenza e concorre alla formazione delle rappresentanze nelle istituzioni attraverso la sua capacità di incidere sul funzionamento delle campagne elettorali, di orientare il consenso e di controllare il voto. Il voto di scambio ne è l'esempio massimo, condannato dal 1992 ma solo per scambi di tipo valutario.

Tratto da STORIA DELLA PEDAGOGIA di Gherardo Fabretti
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