Il Pc negli anni '60 in Italia
IL PCI NEGLI ANNI '60. Il PCI negli anni '60 è il grande estraneo governativo. Da una parte esso perde 1⁄4 degli iscritti e molte istituzioni della sua subcultura, come le case del popolo, entrarono in grave crisi in seguito alle rapide trasformazioni sociali di quegli anni. Rimase stabile, invece, la composizione sociale del partito, fatta di operai soprattutto, a fronte di una diminuzione dei braccianti e dei coltivatori diretti, conseguenza tangibile della fuga dalle campagne. I suoi voti, infine, incrementarono, superando nel 1963 – primo caso nella sua storia – il 25% dei voti complessivi. Un buon 10% della stampa, tra Unità, Ora e Paese Sera era nelle sue mani.
Continua a leggere:
- Successivo: La morte di Togliatti, 1964
- Precedente: La paralisi dell'amministrazione pubblica nell'Italia degli anni '60
Dettagli appunto:
-
Autore:
Gherardo Fabretti
[Visita la sua tesi: "Le geometrie irrequiete di Fleur Jaeggy"]
[Visita la sua tesi: "Profezie inascoltate: il "Golia" di Giuseppe Antonio Borgese"]
- Università: Università degli Studi di Catania
- Facoltà: Lettere e Filosofia
- Esame: Storia contemporanea
- Docente: Salvatore Adorno
- Titolo del libro: Storia d'Italia 1943 - 1996
- Autore del libro: Paul Ginsborg
- Editore: Einaudi
- Anno pubblicazione: 1989
Altri appunti correlati:
- Storia moderna
- Diritto costituzionale comparato
- La mente multiculturale
- Elementi di antropologia culturale
- Diritto privato
Per approfondire questo argomento, consulta le Tesi:
- Dalla crisi del sistema “Party Centered” all’affermazione del “Candidate Centered System”: il PSI di Craxi
- Identità in fuga nella letteratura popolare americana degli anni Cinquanta
- Stato e discorso securitario
- Governo dell'epidemia e linea della razza
- I Diritti Particolari del Socio nella Nuova S.R.L.
Puoi scaricare gratuitamente questo appunto in versione integrale.