Perché non legare il discorso del festival a quello delle periferie urbane?
Se il Mediterraneo con l'economia globale ha perso completamente la sua centralità, diventando mare interno di una periferia del mondo, perché non legare il discorso del festival a quello delle periferie urbane? A Genova negli anni Settanta-Ottanta, quando la città era in pieno sviluppo industriale e contava un milione di abitanti, sono sorti grandi quartieri dormitorio in cui si concentrava la popolazione operaia e in cui adesso molto spesso vive la popolazione migrante (oltre al Centro Storico) e la popolazione italiana a basso reddito. A volte si tratta proprio di quartieri ghetto. In un discorso culturale sull'integrazione, non si può prescindere dal coinvolgere queste realtà per costruire connessioni sociali sul territorio
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Autore:
Isabella Baricchi
[Visita la sua tesi: "Il mondo di Padania. La costruzione dell'identità fra capi, guerrieri, fattrici e scudieri"]
- Università: Università degli Studi di Bologna
- Facoltà: Lettere e Filosofia
- Corso: Teorie della Comunicazione
- Esame: Comunicare il Mediterraneo e i suoi percorsi storici
- Docente: Alessandro Vanoli
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