Considerazioni in merito all'importanza del porto di Genova
Il porto di Genova, pur avendo perso molta dell'importanza commerciale che aveva in passato, resta un luogo centrale per la nostra città, simbolo della sua apertura verso il mondo e quindi anche di approdo nei confronti di chi fugge da persecuzioni, guerre, povertà. Attorno al porto sorgono anche i quartieri in cui vive la maggior parte della popolazione migrante, in cui la percentuale di stranieri nelle classi è altissima. Sono i quartieri dei caruggi, le strade buie buie e larghe un metro, le vie del centro storico dove oggi si alternano antiche botteghe e kebabberie, chiese medievali e nuove moschee. Un luogo che affascina per la sua storia e le sue contraddizioni, dove avrebbe senso ambientare un festival dell'integrazione mediterranea, soprattutto per sconfiggere la paura di chi in quel centro storico non mette piede per non confrontarsi con il "diverso"
Continua a leggere:
- Successivo: Perché non legare il discorso del festival a quello delle periferie urbane?
- Precedente: Coinvolgimento delle scuole al festival
Dettagli appunto:
-
Autore:
Isabella Baricchi
[Visita la sua tesi: "Il mondo di Padania. La costruzione dell'identità fra capi, guerrieri, fattrici e scudieri"]
- Università: Università degli Studi di Bologna
- Facoltà: Lettere e Filosofia
- Corso: Teorie della Comunicazione
- Esame: Comunicare il Mediterraneo e i suoi percorsi storici
- Docente: Alessandro Vanoli
Altri appunti correlati:
Per approfondire questo argomento, consulta le Tesi:
Puoi scaricare gratuitamente questo appunto in versione integrale.