Derive del politeismo

Ma anche nella struttura del politeismo si posson celare germi di sviluppi contrastanti con le tendenze politeistiche. Ogni pantheon polit è organizzato anche con criteri gerarchici. Ora anche nel + perfetto politeismo nel dio supremo, es zeus, il caratt di sovrano d dei si può accentuare fino ad offuscare le altre divinità: su questa linea ci si potrebbe spingere a 1 specie di monoteismo, che data l'immanenza d dei n realtà si avvicinerebbe a 1 panteismo.
Cmq tale forma può anche prepar la strada a 1 rivol monoteistica. Così Macrobio descrive come alla fine del paganesimo romano tutte le divin del pantheon fossero interpretate come manifestaz o aspetti dell'unica divin il Sole. Poi il polit può avere un limite predeistico: in esso può comparire l'imprecisato theòs, erede di quei poteri indistinti da cui tutto può dipendere... Cmq le religioni politeiste si presentano sempre in 1 stato di fluidità. Il politeismo, ma alla fine qualsiasi rel, non è mai 1 fatto compiuto, ma sempre 1 approssimaz alla meta di 1 dinamica tendenza creatrice. Tale tendenza in alcune civiltà s impone + efficacemente alle forme d animismo e vener di esseri indistinti, e resiste a tendenze come l'analisi teologica,enoteismo ecc. Come si spiega tale fluidità=presenza contemporanea d tendenze varie e contrastanti nel seno d stessa civiltà? Basta ricordare che un popolo è largamente stratificato, e che vari sono i componenti d comunità. Lo vediamo nel Cristian popolare, che ha ancora conservato caratteri preistorici. i differenti strati d popol posson dunque rappresentare diversi livelli culturali e religiosi: non si può pretendere che pastore o contadino avessero la stessa visione politeista di 1 poeta o 1 sacerdote. Tutti gli strati d popol eran tuttavia politeisti, xchè la rel polit si forgia nello scambio d interessi..Cmq proprio xchè il politeismo è 1 tendenza dinamica, alla sua realizz corrisponde 1 determinato livello del sogg religioso, che nn sempre si può mantenere costante.