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Lakatos e il falsificazionismo sofisticato


Lakatos, allievo di Popper, diventa storico della scienza e costruisce quello che è stato chiamato falsificazionismo sofisticato (1960) alla luce delle critiche di Kuhn. Una teoria è fatta da un nucleo centrale che possiede un programma di ricerca che deve avere la caratteristica di procedere in avanti. Se questo programma di ricerca è progressivo, ossia si sviluppa in avanti senza problemi va accettato; se man mano che progredisce incontra sempre più problemi allora è un programma sbagliato e va buttato via. Anche in questo caso sia di fronte ad una soluzione poco soddisfacente. Tra l’altro, Kuhn nella sua critica aveva riflettuto sul fatto che se una teoria iniziale viene di volta in volta aggiustata per evitare che essa abbia delle lacune, in realtà si finisce per ottenere una teoria che nulla ha a che fare con quella precedente, ma si giunge a un’altra teoria, e non una teoria più vera, o meno falsa della precedente. Il programma di ricerca, dice L. è una forma di cintura protettiva all’interno della quale devi necessariamente assumere istanze metafisiche. Lakatos finisce per salvare il falsificazionismo accogliendo l’impostazione di K.

Tratto da FILOSOFIA DELLA SCIENZA di Carlo Cilia
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