L'effetto di corpus e di genere del verosimile al cinema
L'effetto di corpus e di genere del verosimile al cinema
Il verosimile si stabilisce non in funzione della realtà, ma in funzione di testi già stabiliti; esso dipende più dal discorso che dal vero: è un effetto di corpus; pertanto, esso si fonda sulla reiterazione del discorso, sia a livello dell’opinione comune sia a quello di un insieme di testi: d’altronde è per questa ragione che esso è sempre una forma di censura. Il verosimile deve essere inteso come una forma del contenuto banalizzata sulla base dei testi: i suoi cambiamenti e la sua evoluzione sono dunque funzione del sistema del verosimile anteriore; all’interno di questa evoluzione del verosimile, il nuovo sistema non appare vero se non perché il vecchio è dichiarato caduco e denunciato come convenzionale: ma il nuovo sistema lo è evidentemente altrettanto.
Se dunque il verosimile è un effetto di corpus, esso sarà tanto più solido all’interno di una lunga serie di film vicini, per espressione come per contenuto, gli uni agli altri, come accade all’interno di un genere; questo effetto-genere presente nel verosimile ha una duplice incidenza: permette, attraverso la permanenza di un medesimo referente diegetico e la ricorrenza di scene tipiche, di consolidare di film in film il verosimile, e permette poi di stabilire un verosimile proprio di un genere particolare, cosicché le famose leggi del genere non sono valide che all’interno di un genere, e non dipendono se non dal peso di un verosimile in vigore dell’insieme dei film realizzati in appartenenti a quel genere. Anche se non bisogna dimenticarsi della confusione dei generi. Questa duplice incidenza dell’effetto-genere non è effettiva se non nel caso del mantenimento del verosimile, mantenimento necessario alla coesione del genere; il verosimile di un genere è comunque suscettibile di evoluzione su un certo numero di punti, a condizione che un certo numero di altri siano rispettati e mantenuti.
Continua a leggere:
- Successivo: L'impressione di realtà nello spettatore cinematografico
- Precedente: Il concetto di verosimile al cinema
Dettagli appunto:
-
Autore:
Nicola Giuseppe Scelsi
[Visita la sua tesi: "A - Menic / Cinema. Da Dada al Progetto Cronenberg"]
- Università: Università degli Studi di Bologna
- Facoltà: Lettere e Filosofia
- Esame: Cinema
- Titolo del libro: Estetica del film
- Editore: Lindau - Torino -
- Anno pubblicazione: 1999
Altri appunti correlati:
- Linguaggi del Cinema
- Critica del Cinema
- Cinema e letteratura nell'insegnamento della lingua italiana
- Cinema e Turismo
- Semiotica e storytelling
Per approfondire questo argomento, consulta le Tesi:
- Il documentario: la costruzione sociale di un genere cinematografico
- L'apparenza cinematografica
- Cinema e relatività: il caso di Memento
- Montaggio come relazione. Le reazioni percettive, cognitive ed emotive nello spettatore cinematografico
- Luce in sala. Analisi dello spettatore cinematografico; il rapporto con i contesti visivi e il film
Puoi scaricare gratuitamente questo appunto in versione integrale.