Il critico e la crisi della testualità
È in crisi il testo ma non la nozione di testo. Il critico avverte la crisi della testualità, ma, se accetta questa crisi a livello di manifestazione espressiva, non vuole comunque rinunciare ad essa in funzione di principio-guida metodologico: sul piano del comportamento di analisi, abbandonare il testo viene visto come un gesto carico di degenerazioni relativiste e solipsiste dalle conseguenze irreparabili.
L’industria dell’interpretazione dispone di protocolli per regolarsi perfettamente da sola, è autorità a se stessa; ha tutti i mezzi per segnalare e condannare i casi in cui i testi vengono sopraffatti da lettori irresponsabili: la critica semplicemente non considera critica tutto ciò che eccede i propri protocolli. È ancora in gioco l’assoluta rilevanza delle routines come sistemi di lettura e come insiemi di norme vincolanti. In pratica, al di là delle diversità consistenti tra sottocomunità e sottocomunità, i componenti dell’insieme-critica sanno quasi sempre quali atti interpretativi accettare quali respingere, senza bisogno di conferire potere avvalorante al testo. Il comportamento irresponsabile certo può esistere; esso non si dà come elemento esterno al sistema ma come un elemento interno capace di definire il comportamento responsabile, tanto quanto il comportamento responsabile definisce quello irresponsabile: se un’interpretazione è totalmente inaccettabile, allora non viene considerata nemmeno un’interpretazione.
Porre la dicotomia giudizio-interpretazione in termini troppo vincolanti vuole dire collocarsi ancora in una prospettiva che considera il binomio soggetto-oggetto come il contesto ideale per decidere degli atti interpretativi: da una parte le ragioni dell’Io, le scelte dello spettatore e il rischio delle sue idiosincrasie, dall’altra l’immobilità di un sistema modellato dalle certezze di una metodologia.
In realtà questo binomio è eludibile nel momento in cui si accetta l’idea che l’interprete è comunque sottoposto ad una serie di vincoli dati dalla comunità di appartenenza.
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Dettagli appunto:
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Autore:
Nicola Giuseppe Scelsi
[Visita la sua tesi: "A - Menic / Cinema. Da Dada al Progetto Cronenberg"]
- Università: Università degli Studi di Bologna
- Facoltà: Lettere e Filosofia
- Corso: Discipline dell’Arte, della Musica e dello Spettacolo
- Esame: Storia e metodologia della critica cinematografica
- Docente: Franco La Polla
- Titolo del libro: Il linguaggio della critica cinematografica
- Autore del libro: Claudio Bisoni
- Editore: Revolver Libri
- Anno pubblicazione: 2003
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