Le figure degli antagonisti nelle distopie
Anche le figure degli antagonisti presentano delle caratteristiche analoghe. Si possono dividere in due categorie: quelli che combattono il sistema dall'esterno, come i Mefi e il Selvaggio, e quelli interni e almeno inizialmente integrati. Tali personaggi sono accomunati dall'essere piuttosto fragili e insicuri. Tutti, in qualche modo, finiscono col tradire i loro compagni.
Anche il Selvaggio, che tra questi oppositori appare il più irriducibile, ha comunque qualcosa di eccessivo e di poco equilibrato: è insomma, anche lui, sotto diversi aspetti, un eroe difettoso. Non c'è posto, evidentemente, nelle distopie, per nulla di positivo.
Continua a leggere:
Dettagli appunto:
- Autore: Domenico Valenza
- Università: Università degli Studi di Catania
- Facoltà: Lettere e Filosofia
- Corso: Lettere
- Esame: Letterature comparate
- Titolo del libro: Costretti a essere felici
- Autore del libro: Domenico Tanteri
- Editore: C.U.E.C.M, Catania
- Anno pubblicazione: 2001
Altri appunti correlati:
Per approfondire questo argomento, consulta le Tesi:
- Oceania e Stato Unico: due regimi totalitari a confronto
- Il guscio della libertà
- La libertà del male, il male della libertà. Una riflessione sul pensiero tragico di Luigi Pareyson in rapporto alla testimonianza biblica
- Brazil, di Terry Gilliam. Tra distopia sociale e sogno individuale
- 1984 alla luce di Michel Foucault
Puoi scaricare gratuitamente questo riassunto in versione integrale.