Ripercussioni nella sfera giuridica del nazionalismo tedesco
Quali le ripercussioni nella sfera giuridica di un movimento con queste caratteristiche?
I 12 anni di questo potere autoritario e sanguinario fortunatamente non sono stati sufficienti per distruggere definitivamente l’ordine giuridico precedente.
Quando, nel 1937, il Ministro della Giustizia annunciò la morte del BGB e la sua sostituzione con un “codice popolare”, che tenesse conto delle idee del regime, era troppo tardi.
Quali queste idee?
Innanzi tutto l’idea fondamentale che il diritto non può che essere sempre un mezzo di garanzia.
In secondo luogo una nuova teoria delle fonti del diritto che porta al rifiuto del principio tradizionale della preminenza della legge.
La legge è strumento di organizzazione sociale e deriva essa stessa da una “fonte primaria”, costituita dalla razza.
La persona che come oracolo dichiara e proclama il diritto sorto da questa fonte è il Fűhrer.
Il manifesto normativo del nazismo furono le leggi razziali, le leggi di Norimberga del 1935.
Per quanto riguarda la giurisprudenza occorre naturalmente distinguere fra tribunali speciali, proni al regime, e giurisdizioni ordinarie, la cui posizione nei confronti del nazismo è più ambigua.
In generale, può dirsi che le giurisdizioni superiori sono rimaste più rispettose dell’antico diritto, scartato solo dopo molte esitazioni quando appariva del tutto incompatibile con la nuova ideologia, mentre le giurisdizioni inferiori, i giudici più giovani, sono state più sensibili alla dottrina nazionalsocialista.
In ogni caso, non può non segnalarsi che i giudici interpretino le clausole generali in senso più fedele della nuova dottrina.
In sostanza non può negarsi un atteggiamento di compromesso di giudici con il regime.
D’altro canto, questo aveva abolito le garanzie di indipendenza della magistratura e in particolare la fondamentale garanzia dell’inamovibilità.
Continua a leggere:
- Successivo: Il diritto tedesco nel secondo dopoguerra
- Precedente: Il diritto tedesco nel Nazismo
Dettagli appunto:
-
Autore:
Stefano Civitelli
[Visita la sua tesi: "Danni da mobbing e tutela della persona"]
- Università: Università degli Studi di Firenze
- Facoltà: Giurisprudenza
- Esame: Sistemi Giuridici Comparati, a.a. 2006/2007
- Titolo del libro: "La tradizione giuridica occidentale" e "Diritto consuetudinario albanese"
Altri appunti correlati:
- Diritto costituzionale comparato
- Appunti di Diritto pubblico
- Diritto Ecclesiastico
- Seminario "Giustizia e Modernità"
- Istituzioni di Diritto Privato
Per approfondire questo argomento, consulta le Tesi:
Puoi scaricare gratuitamente questo appunto in versione integrale.