Responsabilità professionale del medico e la dottrina della res ipsa loquitur
In taluni casi, nei riguardi della valutazione del nesso di causalità, la giurisprudenza è orientata verso l’ammissibilità del ricorso al cosiddetto principio della res ipsa loquitur: “il fatto parla da sé”.
Ciò avviene allorché sia difficile per il danneggiato fornire una prova in termini scientificamente precisi e certi della causazione materiale e “psichica” del danno subito, purché sia lampante la negligenza del medico.
In tali casi che sufficiente che il danneggiato dimostri che la prestazione sanitaria richiesta era di facile esecuzione e scevra da rischi particolari.
Si deve però evitare che l’applicazione di tale dottrina conferisca automaticamente significato di colpa professionale ad ogni accanimento “imprevisto”.
Continua a leggere:
- Successivo: Responsabilità professionale dell'odontoiatra e dell'odontotenico
- Precedente: Responsabilità contrattuale ed extracontrattuale del medico
Dettagli appunto:
-
Autore:
Stefano Civitelli
[Visita la sua tesi: "Danni da mobbing e tutela della persona"]
- Università: Università degli Studi di Firenze
- Facoltà: Giurisprudenza
- Esame: Medicina Legale, a.a. 2008/2009
- Titolo del libro: Compendio di medicina legale
- Autore del libro: L. Macchiarelli, P. Arbarello, G. Cave Boni, N.M. Di Luca e T. Feola
Altri appunti correlati:
- Medicina Legale
- Appunti di deontologia
- Medicina Legale per le professioni sanitarie
- Farmacotossicologia e Galenica farmaceutica
- Farmacologia
Per approfondire questo argomento, consulta le Tesi:
Puoi scaricare gratuitamente questo appunto in versione integrale.