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Cause di esclusione dell’imputabilità


Se il giudice, di fronte ad ogni atto criminoso, dovesse sempre tenere conto della personalità e del diverso assetto psichico individuale, quasi certamente si troverebbe ad essere paralizzato nell’attuazione delle norme.
Per tali motivi, nel soggetto adulto che ha più di 18 anni, l’imputabilità è sempre presunta dal codice e quindi ne viene data sempre per scontata la sussistenza.
Superata questa età, occorrerà se mai provare caso per caso l’eventuale esistenza di così gravi infermità da escludere (vizio totale) o scemare grandemente (vizio parziale di mente), nel momento in cui è stato commesso il reato, la capacità di intendere o di volere della persona esaminata.
Al di sotto del 18º anno, invece, occorre distinguere due fasce d’età:
a. per coloro che hanno meno di 14 anni sussiste sempre la presunzione assoluta di non imputabilità (non si ammette prova contraria);
b. per coloro che hanno un’età compresa fra i 14 e i 18 anni non sussiste né presunzione di non imputabilità né presunzione di imputabilità: questa va accertata invece caso per caso.

Tratto da MEDICINA LEGALE di Stefano Civitelli
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