La nullità dell’atto di citazione d’appello
La nullità dell’atto di citazione è un’invalidità relativa anche al giudizio di primo grado; mentre le altre sono caratteristiche del giudizio di secondo grado.
Si possono ritenere direttamente applicabili gli artt. 163 e 164 c.p.c.
La nullità relativa al sottoatto dell’esercizio dell’azione si ripropone nel processo d’appello relativamente alla mancata indicazione dei motivi specifici dell’impugnazione.
Essi circoscrivono la parte della sentenza impugnata e quindi il rapporto sostanziale controverso devoluto (cioè l’oggetto del giudizio d’appello).
In questo caso l’operatività della quiescenza mi sembra sia idonea ad escludere che l’atto di citazione d’appello nullo per vizi di tale specie sia sanabile, sia pure ex nunc, nella forma prevista dal quarto e quinto comma dell’art. 164 c.p.c.
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Dettagli appunto:
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Autore:
Stefano Civitelli
[Visita la sua tesi: "Danni da mobbing e tutela della persona"]
- Università: Università degli Studi di Firenze
- Facoltà: Giurisprudenza
- Esame: Diritto processuale civile, a.a.2007/2008
- Titolo del libro: Lezioni di diritto processuale civile
- Autore del libro: A. Proto Pisani
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