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Diritto romano: lo status familiae

DIRITTO ROMANO: LO STATUS FAMILIAE


Terzo status importante era lo status familiae. Ossia la posizione che si aveva nella famiglia.
La parentela presa in considerazione dal punto di vista giuridico era chiamata adgnatio (nascere accanto), e comprendeva chiunque sia sottoposto alla patria potestas del medesimo pater familias. 
La parentela poteva essere in linea retta o in linea collaterale. Nel primo caso univa gli ascendenti ai discendenti; nel secondo è il caso in cui, pur avendo un capostipite in comune, non discendevano l'uno dall'altro.
Per essere sottoposti a un comune pater familias occorreva che la parentela passasse attraverso uomini poiché i discendenti da donne tramite un legittimo matrimonio appartenevano di necessità alla familia del padre. 
L'adgnatio era dunque una parentela in linea maschile. Erano adgnati cognati. 
Coloro che erano parenti di sangue in linea femminile erano solo cognati.

Si ritiene che la famiglia agnatizia sia stata l'autentica familia, gestita da un capo (pater familia) che non necessariamente era il più anziano, ma i modi in cui veniva scelto erano due: la primogenitura tra gli agnati del grado più vicino al prescendente pater familias defunto; il testamento.
Alla morte del pater familia, permaneva fra i figli un'unità riguardante il patrimonio, per cui dovevano usufruirne in comune, senza distinzione tra di loro.
Inoltre alla morte, quelli che erano sottoposti al suo potere, potevano divenire patres familias di altre famiglie.

Tratto da ISTITUZIONI DI DIRITTO ROMANO di Sara Zauli da Baccagnano
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