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Definizione di apertura di credito e anticipazione bancaria

Definizione di apertura di credito e anticipazione bancaria


L’apertura del credito è un’importante operazione attiva. Contratto mediante il quale la banca (accreditante) si obbliga di mettere a disposizione del cliente (accreditato) una somma per un dato periodo o a tempo indeterminato. La banca concede un fido al cliente, il quale può ottenere la somma a credito entro il limite previsto come massimo.
L’apertura di credito è allo scoperto, quando la banca trova sufficiente la generica garanzia personale dell’accreditato. Se viene richiesta, e data, una garanzia, reale o personale, questa non si estingue prima della fine del rapporto per il solo fatto che l’accreditato, in un certo momento, non sia più debitore della banca.
Se non è convenuto altrimenti, l’accreditato può utilizzare in più volte il credito che gli è concesso e ripristinare la situazione con successivi versamenti.
Se l’apertura del credito è a tempo indeterminato entrambi le parti possono previa disdetta con preavviso, recedere dal contratto; se è a tempo determinato il recesso prima della scadenza del termine è ammesso solo per giusta causa.
Se l’apertura del credito è a vantaggio di un terzo, è una forma di garanzia, di uso frequente per il fornitore di un cliente della banca il quale in tal modo si assicura che verrà pagato dalla banca: in questo caso l’apertura è irrevocabile.
L’anticipazione bancaria è una sottospecie di apertura del credito. L’anticipato fornisce alla banca finanziatrice (anticipante) una garanzia reale con pegno su merci o su titoli. La costituzione del pegno è immediata, basta che la somma sia messa a disposizione e la garanzia sarà per un credito futuro ed eventuale. Il pegno può essere regolare o irregolare.

Tratto da ISTITUZIONI DI DIRITTO PRIVATO di Beatrice Cruccolini
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